Venerdì ferie.
All'alba di un concerto importante è sempre meglio essere riposati, così ho dormito fino a metà mattinata. La rimanente metà è stata proficuamente impiegata nella sistemazione dell'attrezzatura, nel rituale cambio corde alla fida Zion e nella preparazione delle valigie:
- Cassa Engl 1x12 (con dentro un Celestion Vintage 30)
- Valigia portapedali (con dentro wah-wah, pedaliera midi e alimentatore)
- Custodia rigida (con dentro la Zion)
- Flight case (con dentro il Pod Pro, indispensabile talismano contro le rotture dell'amplificazione)
- Valigetta (con dentro cavi e attrezzi)
Recuperata la macchina e azzannato al volo un toast farcito, via alla volta della saletta, dove incontrare mezza
band e la dolce metà ubimariomobilemunita e caricare tastiere, batteria e il resto della mia attrezzatura:
- Testata Engl (con dentro le valvole)
- Rack (con dentro l'Intellifex, l'accordatore e lo switcher)
- Custodie rigide (con dentro la Hamer e la Peavey)
Lungo tragitto, prima nel traffico cittadino, complice anche la tappa per recuperare un'altra dolce metà, poi in quello extracittadino.
Come sempre quando abbiamo un concerto, piove.
Arriviamo a destinazione oltre le sei del pomeriggio. Metà dell'altro gruppo è già sul posto e ci dà una mano a scaricare. Comincia il tedio del montaggio.
Il palco è abbastanza grande da ospitarci comododamente tutti e cinque. Un po' meno per l'altro gruppo, che è di otto elementi.
Il
sound check l'abbiamo fatto per primi, suonando per ultimi, ed è andato abbastanza liscio. Nonostante le spie scoreggione e povere di bassi, l'acustica sul palco è risultata più che discreta, cosa veramente rara.
Finito il
check tutti a tavola per un cena veloce offerta dal locale, a base di affettati, formaggi, risotto e insalata. Non male.
L'altro gruppo ha iniziato alle 22:30, quando nel locale c'era ancora poca gente. Non che nel corso del concerto si sia riempito particolarmente, ma quando è arrivato il nostro turno qualche decìna di persone c'era.
Un po' di tensione iniziale, come sempre, e si comincia. La scaletta scorre senza particolari intoppi. Un po' di fatica sulla
suite, dove ho fatto un po' di casino e ho dovuto improvvisare qualche cosa (molto meglio di Oneta dove avevo
ciccato il tema -
NdA). Nel complesso una buona prova da parte di tutti.
Alla fine siamo rimasti decisamente soddisfatti. In molti ci hanno fatto i complimenti e, cosa che mi ha fatto particolarmente piacere, il mio suono è piaciuto parecchio. Finalmente ho un
setup che mi soddisfa (anche se non smette di evolversi).
Il tutto è stato registrato su 24 tracce in digitale (grazie al mitico Maurizio) e si potrebbe anche decidere di farne un
bootleg.
Dopo aver salutato gli amici, abbiamo smontato con molta calma, dilungandoci in chiacchiere e dando fondo alle birre che c'erano in camerino.
Caricate le macchine, affrontata la tangenziale, scaricato in saletta, siamo arrivati a casa verso le cinque del mattino, stanchi, ma contenti.
Una lunga giornata in musica. Una bella esperienza, con l'ulteriore pregio di aver creato un sodalizio musicale che in maggio proporremo addirittura in Belgio.