giovedì 30 marzo 2006

In time you will call me Master

Leggo quanto segue su Slashdot:

"In a recent Fortune interview with Steve Ballmer, the newer kinder Microsoft CEO is not only ready to take on the videogaming, search, music download and mobile markets - but he's also laying down the law in his own house. Steve says that his kids are not allowed to use Google or have an iPod."

In sostanza il CEO di Microsoft non vuole che i suoi figli usino i prodotti della concorrenza.

Come spesso accade su Slashdot, non è tanto la notizia in sé ad essere degna di nota, quanto i commenti, tra i quali si trovano cose molto, molto divertenti.

Come questa.

lunedì 27 marzo 2006

S.p.Acqua

Notte bianca

Questa volta ci sono andato, dopo cena, con la dolce metà e una coppia di amici.

Ce la siamo fatta a piedi sia all'andata che al ritorno e, complice la bella serata, non ci è pesato affatto.

Abbiamo costeggiato l'arena e intravisto le luci di Piazza Castello, dalla quale proveniva un inconfondibile tunz-tunz che ci ha tenuti a debita distanza.

Passando da via Mercato e via Ponte Vetero abbiamo notato il palchetto montato in Piazza del Carmine, con musica dal vivo e pubblico danzante.

Poi su per via del Lauro, via Boito, via Verdi, fino in Piazza della Scala.

In centro c'era veramente una marea di gente. Abbiamo attraversato la galleria senza troppi problemi, ma arrivati in prossimità di Piazza Duomo l'affollamento era tale da rendere materialmente impossibile entrarvi. A tratti scattavano addirittura piccole scene di panico collettivo, con spintoni e gente letteralmente trascinata via.

Così siamo tornati indietro e abbiamo fatto il giro largo, sbucando alle spalle del Duomo e risparmiandoci l'orchite fulminante che Grignani ci avrebbe certamente provocato.

Il giro è proseguito verso Piazza Fontana, dove ci siamo fermati davanti alle targhe in memoria di Pinelli, quella storica, recentemente rimessa al suo posto, e quella revisionista, come qualcuno ha chiosato con un pennarello rosso, ed abbiamo scambiato quattro chiacchiere su come si possa accidentalmente volare dalla finestra durante un interrogatorio.

Poi San Babila, Corso Matteotti, Piazza Meda, Piazza Belgioioso, via Romagnosi, via Monte di Pietà e via Brera, dove abbiamo rinunciato a prendere una birra all'O'Connels, traboccante di gente.

Alla fine siamo risbucati in Piazza del Carmine e ci siamo fermati ad ascoltare il gruppo che stava suonando: i Metropolis di Brescia, ovvero una infaticabile e attrezzatissima cover band che è andata avanti a suonare medley anni '80, '90, disco party, chipiùnehapiùnemetta, per più di un'ora e mezza, quasi senza pause (e non so da quanto avessero inizato), tanto da farci dubitare della natura umana dei suoi componenti (secondo me erano tutti androidi).

Prima che gli umanoidi avessero finito di suonare (e secondo me sono andati avanti fino alle otto del mattino), siamo stati presi da un discreto appetito accompagnato da una moderata sete e ci siamo nuovamente incamminati in Brera, alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Il nostro bisogno è stato di lì a poco soddisfatto da un più che soddisfacente panzerotto al forno e da una bibita in lattina, ottenuti al modico prezzo di un quarto d'ora di fila, più cinque euro.

A furia di girovagare e complice l'ora legale, si sono fatte le quattro del mattino ed abbiamo deciso che forse era il caso di farsi una dormitina, così ci siamo diretti verso casa, dove siamo arrivati verso le quattro e mezza.

Il tempo di salutare gli amici e, stanchi ma soddisfatti, ci siamo fiondati a letto, dal quale siamo riemersi solo all'ora di pranzo.

Nel complesso mi è sembrata una bella iniziativa, anche se forse sarebbe riuscita meglio tra un paio di mesi, ed ha avuto il grosso pregio di farmi dimenticare, almeno per una sera, quanto poco sopporti Milano ultimamente.

lunedì 20 marzo 2006

Pedali nella notte


My pedal board
Originally uploaded by Soloist.
Ieri mi sono finalmente deciso a completare il cablaggio della mia pedal board.

Saldatore alla mano, ho preparato tutti i cavi necessari, compreso un vecchio cavetto MIDI giacente da anni in un cassetto con alcuni contatti dissaldati e che si è rivelato perfetto per connettere la OP128 al MIDILoop (odio saldare i cavi MIDI).

Velcro e biadesivo per fissare i pedali, un po' di prove per trovare la disposizione migliore ed il gioco è fatto.

Ho finito quasi alle quattro del mattino, ma ne è valsa la pena. Il risultato, oltre ad essere pulito e funzionale, lascia spazio e prese di alimentazione sufficienti per un altro paio di pedali a valle del wah, qualora volessi fare qualche esperimento.

Non vedo l'ora di fare un bel road test.

giovedì 16 marzo 2006

Voi dove siete?

Oggi ho ricevuto via mail un link ad un sito molto interessante.

Il sito in oggetto offre la possibilità di calcolare la propria distanza dai principali partiti che si candidano alle prossime elezioni politiche, esprimendo vari gradi di consenso su una serie di importanti temi di attualità.

I temi proposti sono venticinque e su alcuni di essi è disponibile un breve approfondimento, che ne sintetizza le caratteristiche principali.

Al termine del questionario vengono visualizzati un grafico ed una tabella che rappresentano graficamente i risultati, oltre ad un link che si può copiare ed incolare sul proprio sito o blog (cosa che ho appena fatto) onde mostrarli agli altri.

Oltre ad essere carino e ben fatto, potrebbe rappresentare un modo divertente di chiarire le idee a chi ancora non sapesse "dove sta".

lunedì 13 marzo 2006

Fare domande

Fare domande. È questo che un bravo giornalista dovrebbe saper fare. È questo che il cavaliere non ha mai sopportato nei giornalisti. Ed è probabilmente la cosa che più gli ha dato fastidio dell'intervista con Lucia Annunziata.

Prima di andarsene rimbrottando, come fanno i bambini dell'asilo quando il gioco non gli piace più, tra le altre cose, l'ha accusata di volerlo "mettere in difficoltà".

E che c'è di strano? Fare domande, anche scomode, rintuzzare, cercare di mettere in difficoltà. È esattamente questo che mi aspetto da un'intervista del genere, sempre che abbia come obbiettivo il far venire allo scoperto il proprio interlocutore e non il lasciarlo recitare indisturbato i propri proclami. Ed è esattamente questo che la giornalista in oggetto ha sempre fatto con tutti i precedenti intervistati.

Praticamente l'ha accusata di saper fare il proprio lavoro. Posso capirlo, essendo ormai abituato a cicisbei come Vespa e lacchè come Mentana, pronti ad assecondare ogni suo capriccio.

O forse ha semplicemente frainteso il titolo del programma: "in mezz'ora", sì, ma di comizio.

Peccato sia riuscito a farne solo metà, ma non v'è dubbio che si autorisarcirà. Con gli interessi.

martedì 7 marzo 2006

Un po' d'ordine


My current rig
Originally uploaded by Soloist.
Lo scorso weekend mi sono deciso a mettere un po' d'ordine nella strumentazione casalinga.

Non c'è che dire, sono piuttosto soddisfatto del risultato.