venerdì 21 luglio 2006

Gravità percepita

Dichiara oggi il poco onorevole Gianni De Michelis:

"La situazione in Medio Oriente e soprattutto in Libano diventa ogni giorno più grave (fa piacere che se ne sia accorto anche lui... - N.d.R.). Anche se ad ogni persona intellettualmente onesta risulta chiaro chi abbia svolto il ruolo dell'aggressore (perché mi suona strano sentirlo parlare di onestà? - N.d.R.) e chi dell'aggredito e anche se, come da più parti in questi giorni si è sostenuto, il cosiddetto uso proporzionato della forza in realtà deve essere giudicato in relazione non alle conseguenze che esso provoca (ah no? e in relazione a cosa, di grazia? - N.d.R.), quanto alla gravità della minaccia percepita (ah, certo. giusto. come ho fatto a non pensarci? la gravità della minaccia percepita! della minaccia percepita? della MINACCIA PERCEPITA?!? - N.d.R.). Sotto questo profilo la reazione di Israele risulta comprensibile e difficilmente contestabile.

Certamente. Assolutamente "comprensibile". "Difficilmente contestabile".

Del resto, come si fa a contestare il bombardamento sistematico di obbiettivi civili, il massacro di innocenti, la distruzione delle autostrade per tagliare ogni via di fuga alla popolazione, la devastazione di un paese?

Incontestabile.

A proposito di gravità, ci rendiamo conto di quanto sia grave ciò che afferma costui?

Come la penso io non ho bisogno di scriverlo. L'ha già fatto Lia per me.

martedì 18 luglio 2006

Mi si perdoni la facile battuta...

...ma che Parlamento di merda!

venerdì 14 luglio 2006

Il corpo del mondo

Ho appena finito di leggere questo libro di Massimo Marcotullio, che avevo acquistato due o tre settimane fa alla Libreria del Giallo, in occasione della sua presentazione ad opera dell'autore e di Gianni Biondillo (che non l'aveva letto e l'ha detto).

Come noto non sono un bravo recensore, ma provo lo stesso a buttar giù rapidamente le mie impressioni.

Il libro è scritto molto bene, con uno stile diretto e scorrevole, e la lettura è stata alquanto piacevole, grazie anche alla struttura fatta di molti capitoli brevi che, da bravo lettore serale nonché orizzontale, mi è particolarmente congeniale.

Si tratta di un giallo molto avvincente, ambientato quasi interamente in riva al Po, tra barconi, manovali, discariche, mafiosi, birre in lattina, ex-guerriglieri ed ex-combattenti, costruttori senza scrupoli, ambientalisti, psicopatici e chi più ne ha più ne metta.

Il protagonista, l'investigatore privato Beo Fulminazzi, è dichiaratamente un Philip Marlowe nostrano, giusto un po' più scanzonato ed autoironico, come dichiarata è la volontà dell'autore di fare un parallelo tra il Mississippi e il Po, utilizzando il blues come trait d'union.

La storia non è del tutto verosimile, ma forse è anche questo che la rende particolarmente intrigante e piacevole alla lettura, con quell'atmosfera a metà tra il giallo e il fumetto.

Chi fosse interessato può leggere qui una recensione di Carlo Oliva, sempre che non sia infastidito da qualche esplicito riferimento alla trama qua e là (che io ho cercato accuratamente di evitare).

Buona lettura.

P.S.: credo che al più presto leggerò anche il precedente libro di Marcotullio, avente il medesimo protagonista. Sembra interessante.

lunedì 10 luglio 2006

Non ci credo

Abbiamo vinto i mondiali di calcio!

Li abbiamo vinti contro la Francia!!

Li abbiamo vinti ai rigori!!!
(Chi di spada ferisce...)

Li abbiamo vinti con un capo cannoniere dell'Inter!!!!


Qualcuno mi dia un pizzicotto.

giovedì 6 luglio 2006

Centri di Preavviso Tempestivo

Tra il 19 e 23 luglio prenderanno il via le prime ispezioni nei Cpt, i contri di permanenza temporanea per gli immigrati clandestini. Lo ha deciso, secondo quanto si apprende, la commissione sui Cpt voluta dal ministro dell'Interno Amato e riunita oggi per la prima volta al Viminale, sotto la presidenza di Staffan De Mistura.


Sarò pignolo io, ma certe cose non sarebbe meglio farle senza preavviso?