venerdì 9 ottobre 2009

Esrnesto spara a salve

Su segnalazione del buon Gabriele, ho letto l'ultimo editoriale di Ernesto Galli Della Loggia, sul Corriere di oggi. Riporto qui i miei commenti.

EGDL si è sempre distinto per il suo manicheismo, ma stavolta sfocia addirittura nel patetico. A cominciare dalla palla colossale con cui apre l'articolo.

La "precedente sentenza" (e immagino si riferisca a quella sul lodo Maccanico/Schifani, come avrebbe fatto bene a precisare), non afferma affatto che l'uso di una legge ordinaria in tale materia sia ammissibile tout court, semplicemente ravvisa ben altri profili di incostituzionalità sostanziale, anche a prescindere dall'aspetto formale. La cosa è molto diversa da quanto lascia intendere il nostro subdolo editorialista (che evita inoltre di ricordare come anche la "precedente sentenza" si fosse conclusa con una dichiarazione di incostituzionalità).

La "precente sentenza", facilmente reperibile tramite una ricerca su Google (mi chiedo se EGDL si sia preso la briga di leggerla), afferma anzi che qualsiasi legge ordinaria che ampliasse gli ambiti di immunità previsti dalla costituzione, sarebbe incostituzionale.

Il nostro novello Salomone raccomanda a Berlusconi maggior rispetto per le istituzioni, mentre lui stesso taccia implicitamente di incoerenza la Corte Costituzionale (senza peraltro scriverlo chiaramente) e fa riferimento ad un "cortocircuito tra giustizia e politica". Un bell'esempio di coerenza, non c'è che dire... mancava solo parlasse di magistratura ad orologeria ed il quadretto sarebbe stato completo.

Quanto poi al dichiarare che l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, la politica sull'istruzione e le misure anticrisi di Tremonti sarebbero dei "punti di forza" dell'azione di governo, non so se ridere o piangere. Per non parlare del resto...

Nella sostanza dà a Berlusconi un (finto) buffetto sulla guancia, mentre con la lingua gli deterge il deretano.

A 'sto punto meglio Il Giornale...

venerdì 2 ottobre 2009

Il casellante

Dopo tanto tempo che non leggevo nulla di Camilleri, ho preso in prestito dalla biblioteca questo libricino. La lettura scorre veloce e se ci ho messo poco più di una settimana a finirlo è solo perché l'ho letto unicamente sull'autobus, durante il breve tragitto tra casa e ufficio.

La vicenda è ambientata in Sicilia, tra l'immaginario paese di Vigàta e Castelvetrano, in epoca fascista, all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, e vede protagonista, per l'appunto, un casellante.

Senza dilungarmi troppo sulla trama (sconsiglio tra l'altro la lettura della descrizione presente su Anobii, dato che racconta l'intero libro ad eccezione delle ultime tre pagine - qualcuno dovrebbe spiegargli la differenza tra "descrizione" e "riassunto"), dico solo che è un libro di molto piacevole lettura, dotato di un finale, anche se forse un po' precipitoso, decisamente poco prevedibile e a tratti commovente.

Vivamente consigliato. Anche se non prendete l'autobus.

lunedì 28 settembre 2009

A grande richiesta

Sabato scorso ho scoperto con sorpresa che qualche irriducibile passa ancora regolarmente di qua, nonostante la frequenza ridicola con cui lo faccio io.

Ebbene tanta fedeltà va premiata (o punita?).

Non che abbia molto da scrivere in realtà, la vita oltralpe scorre piuttosto tranquilla...

Sto sperimentando quanto sia fetentemente difficile imparare il tedesco, ciononostante faccio progressi piuttosto rapidamente. Dopo un po' di mesi passati a studiare da solo, mi sono iscritto ad un corso serale ed ho verificato con piacere di essere migliorato parecchio. Tuttavia la meta, ossia la padronanza della lingua, è ancora ben lontana.
Certo se i colleghi quando gli parlo in tedesco evitassero di rispondermi in inglese mi sarebbero un po' più di aiuto...

In questo periodo a Monaco c'è l'Oktoberfest (che però comincia a metà Settembre e si chiama così per ragioni storiche - anche i tedeschi hanno le loro incoerenze) e quest'anno ci sono andato per la prima volta da residente. Solo un paio di volte, per il momento, ma questo fine settimana, che è poi quello di chiusura, è probabile che ci faccia nuovamente un salto. Del resto devo provare a battere il mio record di quattro Maß in un giorno.

Perciò, se non dovessi scrivere per un po', invece della solita pigrizia, questa volta potrebbe essere a causa di un epico hangover.

Zum Wohl!

giovedì 3 settembre 2009

Berlusconi minaccia la UE

Ennesima sparata di Big Silvio. Non pago dei tentativi di mettere a tacere qualsiasi forma di dissenso interno, facendosi beffe di principi sacrosanti quale la libertà di stampa e dimostrando per la Costituzione lo stesso rispetto che si ha per la carta igienica (e da ultimo senza risparmiare neppure la finora tanto servilmente riverita Chiesa Cattolica), questa volta ha rivolto la sua ira, ormai sempre peggio celata dai suoi sorrisi di plastica, verso la Commissione Europea. La colpa? Come per la maggior parte degli oggetti dei suoi strali, unicamente l'adempiere al proprio dovere.

Nel caso specifico il vero problema è, più in generale, che finché perdurerà il meccanismo dei veti, le istituzioni comunitarie avranno sempre sovranità limitata e saranno sempre potenziale oggetto di ricatto, anche da parte di quella caricatura di politico da avanspettacolo che è il "nostro" Presidente del Consiglio (qui maiuscolo unicamente per rispetto della carica, non certo di chi oggi la ricopre).

E a quelli che, di fronte alle sparate del superguitto nostrano, continuano a limitarsi a sorridere, dico che le loro risa prima o poi si trasformeranno in lacrime. I danni fatti oggi da questo arrogante parvenu, entrato in politica per mera convenienza personale, oltre ad estendersi bel al di fuori dei confini nazionali, sono destinati ad essere pagati negli anni a venire. Con gli interessi.

Povera Italia, diceva sempre la buon anima di mio nonno. Vista da fuori mette ancora più tristezza.

mercoledì 24 giugno 2009

Berlusconi e le donne

"L'intera vicenda sarebbe stata impensabile nell'Italia degli anni 50 e 60, ma da allora il nostro paese ha perso la sua grande borghesia, che non avrebbe mai permesso a una persona come Berlusconi di diventare primo ministro. Se l'Italia avesse ancora una forte classe media, Berlusconi sarebbe un nessuno. Attraverso le sue proprietà nei media e la sua manipolazione del sistema politica, Berlusconi stesso ha contribuito all'erosione di alcuni di quei valori vecchio stampo della classe media di un tempo. Oggi le classi più popolari lo trovano simpatico, furbo, figo, come i personaggi che erano interpretati da Alberto Sordi, che personificava al meglio i vizi degli italiani, la loro volgare ammirazione per il denaro, la ricchezza, gli eccessi, le donne facili".
Lina Sotis, il Corriere della Sera


"Io non giudico il comportamento di Berlusconi dal punto di vista morale. E' semplicemente inappropriato per un capo di governo. E' un danno per l'immagine della nazione. I commenti discriminatori e l'atteggiamento di Berlusconi verso le donne sono solo una piccola parte di tutto questo. Lui ha fatto i soldi e crede perciò di poter fare quello che vuole. Un uomo come Agnelli non si sarebbe mai comportato in questa maniera".
Lucia Annunziata, la Stampa


"Oggi è chiaro che per entrare in parlamento, per diventare ministro, per andare al parlamento europeo, devi avere meno di 30 anni, essere molto carina e magari andare a letto con qualcuno. L'Italia è stata rovinata dalla televisione, dal mondo di frivolità e glamour da cui proviene Berlusconi. Il nostro paese è cambiato molto in fretta. Non eravamo così dieci anni fa. Eravamo un paese normale. Avevamo una morale".
Natalia Aspesi, la Repubblica

mercoledì 18 febbraio 2009

Piccolo aggiornamento dalla Baviera

Sono ormai più di due settimane che mi sono trasferito e ormai mi sono quasi completamente ambientato.

L'impatto con il clima è stato decisamente buono. Qui fa parecchio freddo e nevica spesso, ma alla fine basta un giubbotto pesante, guanti, cappello, sciarpa e un paio di scarpe adatte e non ci sono particolari problemi. Ho già visto la città reagire come se niente fosse a nevicate che avrebbero paralizzato Milano per giorni.

E veniamo all'Italia. Per ora devo dire che proprio non mi manca. Gli amici e gli affetti, quelli sì, ma da quel poco che leggo sui quotidiani italiani online, lì le cose vanno anche peggio di quanto potessi immaginare e sono sempre più contento di essermi "tolto di mezzo", almeno per un po'.

Sul lavoro finora tutto è filato liscio. I colleghi sono simpatici e disponibili, la segretaria del capo è gnocca ed al momento la difficoltà più grande è rappresentata dall'inversione della Z e della Y sulla tastiera tedesca.

Tra due giorni rientro per un fine settimana breve. Chi sa di cosa sto parlando con ogni probabilità mi può trovare venerdì sera al Wizard.

mercoledì 4 febbraio 2009

Ich bin zurück

Sono tornato. E con un po' di novità.

Eviterò di menzionarle tutte, alcune per mancanza di tempo, altre di voglia.

Mi limito a citarne una tra le più significative: mi sono trasferito in Germania, a Monaco di Baviera, dove (salvo imprevisti e/o cambiamenti di programma) abiterò per i prossimi due anni.

Sappiate dunque (ma sappiate chi? come se ci fosse qualcuno che ancora passa di qua...) che da adesso in poi i miei post arrivano da oltralpe.

A presto!