Si torna
Arrivato stamattina (treno in anticipo di 20 minuti!).
Rinnovato abbonamento mezzi.
Pronto per ultimo giorno di lavoro dell'anno.
Ci vediamo nel 2005.
Il blog di Soloist (e dei di lui amici).
A quanto pare la risposta alla domanda che mi ponevo qualche giorno fa è... SÍ!
23/12/04 - News - Uno su cinque compra dagli spammer
Questa l'incredibile statistica annunciata da Forrester Research dopo un suo studio sull'impatto delle email spammatorie sui consumatori di sei paesi (UK, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti e Brasile). Uno studio voluto dalla BSA, l'alleanza dei produttori di software proprietario.
Stando a Forrester, il 22 per cento degli utenti che riceve spam ha almeno una volta acquistato software pubblicizzato per questa via. Percentuali analoghe di utenti hanno acquistato vestiti e gioielli e, a ruota in misura minore, viaggi, servizi finanziari, contenuti pornografici, farmaci e persino "opportunità di business" (l'8 per cento).
Dopo cena, troppo stanco per fare qualsiasi altra cosa, anziché spegnere il televisore al termine della consueta puntata di Un Posto al Sole, ho cambiato canale e mi son visto l'episodio inedito de Il Tenente Colombo.
Non sono mai stato un fan accanito del detective con l'impermeabile sgualcito, ma qualche episodio della vecchia serie l'ho visto e non posso dire che mi sia dispiaciuto.
La formula non è proprio il massimo (si sa sempre sin dall'inizio chi è l'assassino), ma era comunque piacevole seguire come l'arguto tenente, accompagnato dagli immancabili tormentoni (il continuo tornare alla carica quando sembra se ne stia andando, i riferimenti alla moglie, il cane di nome Cane, la macchina scalcagnata, ecc.), smontasse il castello costruito dall'assassino.
Sì, perché c'era un castello da smontare. E, soprattutto, l'assassino era furbo (o almeno si credeva tale).
Ma nell'episodio di ieri no. I due assassini e complici, lei per caso, lui con premeditazione, erano veramente due poveri imbecilli. E sfigati pure.
Lei fa fuori l'ex-marito, nonché rampollo di una famiglia mafiosa (prima sfiga) e socio in affari del suo ganzo (seconda sfiga), scagliandolo durante una lite sull'immancabile tavolino di vetro.
Il suo ganzo fa fuori un paparazzo-ricattatore, che ha fortuitamente fotografato il tutto (terza sfiga) e col quale ha per di più lavorato in passato (quarta sfiga), ricorrendo alla solita goffa messa in scena del suicidio.
Tralascio i dettagli, ma 'sti due fanno talmente pena che quasi quasi faccio il tifo per loro, mentre il tenente (complici anche un paio di discreti colpi di culo) scova uno ad uno gli indizi che li inchiodano.
Poveracci. Non li fanno più i cattivi di una volta.
Quando la potenza della comunicazione rende vera una notizia falsa.
A furia di parlare dell'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, usando il termine supereuro, si è instillata l'idea che sia l'euro ad essere una moneta forte.
Invece è il dollaro ad essere debole. Basta fare un confronto con altre valute, ad esempio sterlina, franco svizzero, yen.
Ma ormai dovremmo essere abituati alle costanti comunicazioni false, no ?
Ieri mattina, grazie ad un deciso colpo di reni (che mi ha consentito di alzarmi per tempo) e ad un'organizzazione teutonica (cha ha evitato sconfinamenti nel pomeriggio), ho finalmente esaurito le incombenze natalizie.
In realtà si trattava in buona parte di incombenze non mie: mammà, come sempre, era indietro coi regali e, con la scusa che ad uno di essi (per una cara amica di entrambi) dovevo partecipare anche io, mi ha reclutato per una missione domenicale.
Appuntamento all'alba sotto casa sua (10:30 del mattino!) e via per lo splendido tour de force.
Prima tappa: Galli, da sempre un punto di riferimento quando si tratta di far incetta di regali alcolici. Giusto il tempo di scegliere tre o quattro vini adatti e lasciamo il posto con una cassetta da sei bottiglie, una da tre ed una scatola di gianduiotti.
Seconda tappa: razzìa di libri in Paolo Sarpi. Essendo la Feltrinelli del posto ormai storia, ci imbuchiamo nel bugigattolo che le sta di fronte (che alla chiusura della suddetta avrà organizzato un mega-party di festeggiamento, immagino). E qui un piccolo intoppo: sbaglio a grattare il gratta-e-perdi del parcheggio (metto l'11 sul giorno anziché sull'ora) e mi tocca fare una correzione. Passo la successiva mezz'ora in ansia da avvoltoio della sosta privo di buon senso.
Per il resto tutto bene. Anzi, mentre la cortese libraia incarta la mezza chilata di librazzi razziati dalla genitrice, ci concediamo una simpatica passeggiata all'interno del vicino e proletario Oviesse.
Terza tappa: Saturn di viale Certosa per l'ultimo ragalo tecnologico della stagione (un bocconotto portatile con lettore cd e cassetta per il nonnino). Tutto liscio: in 15 minuti siamo fuori.
Quarta (ed ultima) tappa: spesa volante all'Esselunga. Non ha nulla di natalizio, ma in casa non c'era più vino rosso (orrore!).
A casa per le 14:00, giusto in tempo per papparsi un paio di wurstel tedeschi con senape artigianale (frutto della recente gita di mammà a Berlino e dintorni) e un'insalatina, il tutto annaffiato con un ottimo Teroldego (frutto della recente incursione all'Esselunga), mandarino, caffè, grappino, cioccolatino fondente nero Novi.
Ein, zwei! Ein, zwei! Alle volte mi faccio spavento per quanto so essere efficiente.
Me lo sono sempre chiesto.
Tonnellate e tonnellate di e-mail spazzatura che publicizzano questo o quel farmaco, unguenti e pillole miracolose che promettono di allungare il willy, software a prezzi stracciati e chi più ne ha più ne metta.
Ma, alla fine, serve a qualcosa? C'è qualcuno che compra veramente qualcosa di pubblicizzato in questa odiosa maniera? Chi ci guadagna?
Veramente non capisco.
Visto che questo blog lo leggono con assiduità quasi esclusivamente i miei amici, ho pensato di invitarne qualcuno a scrivere qui, qualche volta, se gli va.
Non è escluso, dunque, che nei prossimi giorni possa comparire qualche post che non mi appartiene, non direttamente almeno.
Beninteso, il blog è mio e lo gestisco io, ma è anche di chi lo legge e commenta (e da oggi, forse, scrive).
Dato che odio dover fare i regali di Natale, per consolarmi, ho cominciato da uno dei pochi regali che faccio con piacere.
Quello per me.
Elucubrato da Soloist alle 15:07 0 chiose
Labels: Strumentazione
Oggi ennesimo ritardo dei tram.
Particolarmente antipatico questa volta: entrambe le linee che transitano da casa mia presentavano forti ritardi. In 45 minuti si è visto solo un tram per linea (chiaramente talmente pieno da rendere impossibile salirvi).
Ho anche telefonato al call center dell'azienda trasporti, al quale risultavano problemi solo su una delle due linee, nonostante neanche l'altra passasse.
Gli ho suggerito di controllare che, oltre ai soliti problemi di traffico, non vi fosse anche qualche problema di dipendenti lavativi*... non si sa mai.
Morale della fiaba, dopo lunga attesa passa finalmente il terzo tram, anche stavolta pieno come un uovo. Gente schiacciata sulle porte, impossibile salire.
Ormai praticamente rassegnato a perdere anche questo, sbircio dai finestrini e cosa vedo? Negli spazi tra una porta e l'altra c'è un sacco di posto, ma i dementi se ne stanno pigiati nello spazio antistante le porte, senza scorrere verso l'interno.
Mi armo di santa pazienza, pigio il bottoncino della porta di fronte a me, aspetto che si apra e, cortesemente, urlo "POTETE SCORRERE VERSO L'INTERNO PER FAVORE? C'È POSTO! SON TRE QUARTI D'ORA CHE ASPETTIAMO. GRAZIE!".
Miracolo. Non sono riuscito ad entrare solo io, ma anche un'altra mezza dozzina di persone che erano rimaste fuori. E non eravamo manco tanto pigiati.
A questo punto mi chiedo... Ma la gente è egoista, menefreghista o semplicemente stupida?
* La linea su cui non risultavano problemi viaggia in corsia riservata dal capolinea fino alla mia fermata e, avendo un percorso distinto dall'altra fino alla fermata precendente, non poteva essere interessata dal medesimo problema.
Elucubrato da Soloist alle 13:51 0 chiose
Labels: Libri, Recensioni
Oggi ho scioperato.
Quanti hanno scioperato oggi nella mia azienda?
Uno.
Io.*
La cosa, vista la tipologia d'azienda, magari è anche normale... Mah.
* E non sono stato manco contato perché i colleghi, nonostante gliel'avessi anticipato ieri, oggi a domanda hanno risposto "boh!".
Esce domani "Le avventure di Lucio Battisti e Mogol", raccolta di 50 canzoni (tra cui 3 "inediti") della celebre coppia.
Stralci della conferenza stampa tenuta a riguardo da Mogol si possono leggere in un articolo pubblicato oggi su la Repubblica.
In sintesi: la fiera dell'ipocrisia.
Interessante, in particolare, come costui da un lato si lamenti dell'attuale impossibilità di sperimentare, di lanciare nuovi artisti, e dall'altro si lanci nell'ennesima opera di sfruttamento economico di una salma.
A suo dire con Battisti "la partita è ancora aperta". Certo, quando sono piene di soldi si riaprono anche le bare.
Amen.
[11:39] Haymar: ben svegliato
[11:55] Soloist: svegliato? chi?
[11:55] Haymar: io
[11:55] Soloist: ah, era un autoaugurio
[11:56] Haymar: volevo estenderlo anche a te, che tu avessi
potuto dormire fino alle 1030
[11:56] Soloist: hai dormito fino alle 10:30?
[11:56] Haymar: più o meno, ieri sera sono arrivato qui
alle 2
[11:57] Soloist: qui dove? ah, cazzo... è mercoledì
[11:57] Soloist: fanculo
[11:57] Soloist: ti odio
[11:57] Soloist: pussa via!
[11:57] Haymar: ma... ma... ma...
[11:57] Haymar: io cercavo solo di essere gentile
[11:57] Haymar: :'(
[11:58] Soloist: non puoi risultare gentile quando stai a
casa tutti i mercoledì
[11:58] Soloist: conosci una cosa chiamata... INVIDIA?!?
[11:58] Soloist: Snort!
[11:58] Soloist: puzzone... fetent... ma porc...
[11:58] Soloist: voglio il mio lettinoooo!!!!
[11:59] Haymar: Sì, è buona in insalata, con i
pomodori :-{}
[12:00] Soloist: sparisci! ptù! ptù! ptù!
[12:00] Soloist: lasciami solo con il mio dolore
Stasera a Milano, presso il Centro Colore Moncucco (vicino Famagosta), si terrà il secondo mozparty per festeggiare il rilascio della versione 1.0 di Firefox (il primo si era tenuto per il lancio di Mozilla 1.0). Inzio ore 22.00.
Roba per veri geeks. Forse ci vado...
Elucubrato da Soloist alle 09:03 0 chiose
Labels: Segnalazioni
A Milano ci sono poche cose peggiori della pioggia.
Ne bastano poche gocce ed i Milanesi diventano all'istante idrofobi. Corrono a cercare le chiavi della macchina e si riversano in strada come tanti imbecilli isterici.
Quei pochi che, come me, la macchina non ce l'hanno (o che pervicacemente si ostinano a non usarla) affrontano l'inevitabile agonia dei mezzi pubblici.
Ineluttabilmente in ritardo a causa del traffico (causato dagli imbecilli di cui sopra), il tram quando piove è un esperienza che metterebbe alla prova la pazienza di Giobbe. Pieno come un carro bestiame (a causa del ritardo, causato dagli imbecilli di cui sopra), è già una fortuna se si riesce a salirvi.
Ma più dell'attesa sotto l'acqua e della calca, il peggior nemico con cui fare i conti è lui: l'ombrello.
Premetto che soffro di una particolare idiosincrasia per questo oggetto, che mi induce a lasciarlo sistematicamente a casa. Per indurmi a dotarmene deve scatenarsi una vera e propria tempesta, ma a quel punto è talmente inutile che evito ugualmente di prenderlo, preferendogli un bel giubbotto impermeabile con cappuccio.
Quel che me lo fa odiare così tanto, oltre al fatto che amo avere le mani libere, è proprio il doverlo affrontare sul tram ogni qual volta Giove pluvio affetta la cipolla.
I problemi sono sostanzialmente quattro:
Elucubrato da Soloist alle 10:48 0 chiose
Labels: Strumentazione
"Lungi da me il sentirmi un perseguitato politico [...] un vero intervento non c'era ancora, si trattava di un canovaccio di massima, ero pronto a discuterlo con autori e conduttore" (Paolo Hendel)
"Non si può fare politica a senso unico col pretesto della satira, o almeno non sul servizio pubblico pagato dagli italiani. Se poi Hendel o la Guzzanti lo vogliono fare nella tv privata o in un altro luogo, dove si pratica la politica faziosa camuffata da satira, padronissimi" (Michele Bonatesta - AN, membro della Commissione di Vigilanza sulla RAI)
A quanto pare qualcuno si è finalmente accorto della bufala...
Pubblicato il Third Annual Worldwide Index of Press Freedom, ovvero l'indice mondiale della libertà di informazione del 2004, a cura dell'associazione Reporters Without Borders.
L'Italia occupa uno sfavillante 39° posto, a pari merito con la Spagna ed immediatamente alle spalle di Capo Verde.
Non male, considerato che nel 2003 eravamo al 53° ...
Non c'è niente da fare... Quando si fanno le ore (troppo) piccole la sera, il giorno dopo diventa un incubo alzarsi (già di norma non è che sia idillíaco).
Avendo ieri fatto le 2:00 a lavorare al nuovo sito degli Ubi, stamattina mi sono ritrovato alle prese col suddetto incubo.
Essendo troppo rintronato per poter anche solo sperare di recuperare agevolmente la posizione eretta, ho deciso che l'occasione era propizia per mettere a frutto un paio di ore di permesso.
Ah, dolce poltrire...
... o è semplicemente patetica.
"Una delle cause della sconfitta è certamente la bassa affluenza" - Ignazio La Russa (Alleanza Nazionale)Vale a dire: "i nostri elettori non sono andati a votare".
"Gli elettori liberali sono più facili all'assenteismo, che viene loro perdonato, mentre a sinistra se non vanno a votare li fucilano" - Roberto Calderoli (Ministro per le riforme istituzionali e la devoluzione)A parte la comicità involontaria di cui questo illustre "ministro" leghista continua a dare prova... occorrerebbe ricordargli che votare è un diritto, ma anche un dovere. Se ignori il dovere, rinunci al diritto.
"Non era facile sostituire Bossi in una piazza che non rappresenta una roccaforte per la Casa delle Libertà" - Alessandro Cè (Lega Nord)Ancora comicità involontaria.
"Gli elettori non hanno ancora percepito i vantaggi delle riforme che ha fatto questo governo" - Antonio Marzano (Ministro delle Attività Produttive)O magari li hanno percepiti fin troppo...
Non si fa! Cattivi bambini!
http://www.ilcircolo.net/lia/000604.php
Che siano anche contro la proibizione (morale) del plagio? Mah...
Elucubrato da Soloist alle 09:21 0 chiose
Labels: Segnalazioni
A quanto pare a fine gennaio dell'anno prossimo parteciperemo ad un concerto importante. Si terrà in un palazzetto dello sport e ci saranno musicisti italiani della scena degli anni '70 molto conosciuti.
Non ho mai suonato in un palazzetto dello sport. Il massimo, sino ad ora, sono stati locali (di varie dimensioni), concerti in piazza ed un paio di presentazioni all'interno di centri commerciali.
L'idea di salire su un palco vero, di condividerlo con musicisti che ammiro, di suonare davanti a qualche centinaio di persone (invece delle solite poche decine), devo dire mi spaventa un po'. Ma è paura costruttiva, di quelle che ti portano a cercare di fare le cose per il meglio, ad impegnarti sino in fondo.
Spero si riesca a fare almeno un paio di date prima di allora. Abbiamo decisamente bisogno di rodaggio. Alla peggio organizzeremo qualche altro concerto simulato in saletta. È un buon banco di prova, anche se manca le tensione suscitata da un pubblico vero.
Sono contento che ci siano ancora più di tre mesi di tempo per prepararsi. Ci sono ancora tante di quelle cose che devo fare... Devo sistemare la mia strumentazione, lavorare un po' sui suoni, esercitarmi su alcune parti particolarmente difficili, studiare e soprattutto... decidere quali chitarre portare!
Stamattina ho avuto una strana esperienza.
Devo essere stato inghiottito in un piega temporale o rapito dagli alieni per ben 56 minuti.
Dove sono stato tra le 7:30 e le 8:26?
- DRIIIIIN!!! -
"Pronto?"
"Pronto, S.? Ciao, sono L.. Come stai?"
"Ueeee! L.! È una vita che non ci si sente, eh?"
"Eh, già.... si è sempre così impegnati... Tutto bene? Il lavoro? La casa?
"Sì, non mi posso lamentare. E tu? Come ti butta?"
"Neanch'io mi posso lamentare. Col lavoro tutto bene, ma... sai... mi tiene sempre molto impegnato. Piuttosto, tu smanetti sempre coi computer?"
"Ehm... sì. Perché?"
"No, perché... sai.... avrei un problemino con il mio e volevo sapere se potevi darmi una mano..."
"Ah."
Oggi ho scovato una sua vecchia intervista del '98.
Assolutamente da non perdere. È l'intervista più fuori di testa che abbia mai letto.
Devo conoscere quest'uomo.
Sto ascoltando "Hands" dei Bumblefoot, band newyorkese capitanata dal folle Ron Thal.
È uno strano miscuglio di rap metal, rock alternativo punkeggiante, crossover e strani virtuosismi chitarristici (ma l'elenco potrebbe continuare). Una sorta di frullato di Rage Against the Machine, Mr. Bungle e Primus. I testi sono semplicemente deliranti.
Vivamente consigliato a chi ama gli ascolti particolari.
Elucubrato da Soloist alle 09:16 6 chiose
Labels: Musica, Recensioni
Han trasmesso un pezzo nostro su una radio di Torino, nell'ambito di una trasmissione dedicata ai gruppi emergenti.
Non mi è piaciuto per niente.
Sapevo già che era stato messo in scaletta quello venuto peggio* nell'ultimo demo. Purtroppo era anche il più breve; da qui, immagino, la scelta.
Nonostante l'avessi già sentito un sacco di volte, mi ha fatto ugualmente un pessimo effetto.
Sarà stata la tensione inconscia del sentirlo trasmesso per radio, ma mi è sembrato ancor peggiore di quel che è. Probabilmente.
Pazienza. Esperienze come questa servono da sprone a fare meglio.
* A mio modesto avviso o, come si dice su Internet, IMHO.
Sabato sera avevamo le prove.
Dato che sia giovedí che sabato prossimi Gabriele non ci sarà, causa prove e concerto all'estero con un altro suo gruppo, abbiamo deciso di fare un piccolo esperimento: un miniconcerto in sala prove per pochi, pochissimi amici (la sala non è enorme).
Cominciamo col dire che di amici non c'era proprio nessuno, visto che hanno dato tutti miseramente buca. Erano invece presenti tre allegre e pazienti "consorti", tra la quali la mia. Sostanzialmente eravamo più noi del pubblico.
La cosa non è proprio iniziata sotto i migliori auspici, dato che Alessandro è arrivato con quasi due ore di ritardo a causa del blocco della metropolitana (ha detto che c'era un cane in galleria o qualcosa del genere...).
Poco male: ne abbiamo approfittato per gozzovigliare un po' (i due miseri paninetti che ci eravamo portati da casa ci avevano solo stuzzicato l'appetito).
Le ragazze sono andate a comprare qualcosa da mangiare e son tornate con delle succulente piadine e delle birre. Che tesori.
Ci siamo sparati tutto il repertorio, comprese alcune cover che non provavamo da un pezzo (e si è sentito). Continuo a confondere "Uno sguardo verso il cielo" e "Il gradino più stretto del cielo" de Le Orme (sarà per via del cielo ricorrente...), tant'è che al momento di suonarne una ho puntualmente attaccatto l'altra, ciccando anche miseramente una parte idiota che non sbaglio mai. Pazienza. Basta non mi succeda in un concerto vero.
A parte il piccolo inconveniente di cui sopra non credo di aver suonato poi così male (se escludiamo un anticipo di giro sulla suite che ci ha costretti a ricominciare - sigh!), ma la cosa più importante è che mi sono divertito un sacco! Quando poi Gabriela si è messa a fare le foto, io, Walter e Mario ci siamo messi a fare le pose (idiote) da rockstar. Un vero spasso.
Nella pausa, dopo il moffo di rito di Walter, ci siamo scolati l'ottimo Morellino di Scansano portato dal Manzo. Una vera bomba. Sarà per questo che nella ripresa mi sentivo piuttosto allegrotto...
Nel complesso sono rimasto piuttosto soddisfatto dal suono che avevo. Ho suonato quasi tutto il concerto col fido muletto, la mitica RG 550 con gli Evolution (complice anche il fatto che le sorelline più blasonate hanno quasi tutte bisogno di un po' di manutenzione), tranne la doppia cover del Biglietto, suonata con la Carvin Bolt+ che mi sono acchiappato quest'estate a Los Angeles.
Finalmente ho corretto quel paio di difettini di programmazione dell'Intellifex ed il suono ne ha tratto non poco giovamento. La testatona ha reso talmente bene che mi sta quasi passando la voglia di venderla...
Durante la pausa mi ha richimato il mitico Andy (l'avevo cercato per chiedergli se voleva venire a sentirci). Mi ha detto che sta organizzando una serata con i rispettivi gruppi e che la cosa si dovrebbe fare a breve.
Quel ragazzo è vermante un mito.
In conclusione è stata un stupenda serata in musica. Abbiamo riso, scherzato, suonato, gozzovigliato (non sono mancate le goliardate di Walter) fino ad oltre l'una e mezza. Decisamente da rifare.
Alla faccia dei pacchisti...
Codice della Strada
Art. 41. Segnali luminosi
- Durante il periodo di accensione della luce gialla, i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l'arresto, di cui al comma 11, a meno che vi si trovino cosí prossimi, al momento dell'accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l'area di intersezione con opportuna prudenza.
- Durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto, in mancanza di tale striscia i veicoli non devono impegnare l'area di intersezione, nè l'attraversamento pedonale, nè oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni.
Oggi Lorenz mi ha segnalato questo simpatico software open source, basato (ma guarda un po') su Linux.
Sostanzialmente si tratta di un mini sistema operativo che consente di utilizzare qualsiasi PC come un player multimediale.
L'idea geniale sta nel fatto che suddetto PC non deve nemmeno avere un hard disk (il sistema fa il boot direttamente da cd-rom) e non è necessario che sia particolarmnete potente.
Stando a ciò che dice il sito sono sufficienti un processore da 400MHz, 64Mb di RAM, una scheda audio ed, ovviamente, un monitor.
Teoricamente non sarebbe nemmeno necessaria la tastiera, dato che se il PC è dotato di porta infrarossi lo si può pilotare con un telecomando.
Sono proprio curioso di provarlo. Potrebbe essere un modo interessante di riciclare il vecchio PC che giace nel mio armadio...
L'ho appena scaricato, vediamo com'è...
[REBOOT]
Elucubrato da Soloist alle 23:07 2 chiose
Labels: Segnalazioni
Antipasto dell'altromondo (infatti era verde), soufflé al formaggio, carbonara salmonata, polpettone dell'altromondo (verde pure questo), superarrosto, iperbudino al cioccolato, vino a fiumi.
Silvia dovebbe fare 40 anni più spesso... hic.
Oggi, in pausa pranzo, mettendo un po' di ordine nella mia posta elettronica, ho scovato un po' di barze speditemi da un collega (grande lavoratore) quasi tre anni fa.
Eccone alcune:
Nell' acquario ho messo dei pesci che ho preso a Rimini.
Ogni tanto ci piscio dentro per farli sentire a casa.
Le mie figlie hanno sposato due salumieri.
Ho due generi alimentari.
Un uomo d'affari è in volo per New York ed è seduto vicino ad una bionda stupenda, quando si accorge che la donna sta leggendo un Manuale di Statistica Sessuale.
Incuriosito chiede di cosa si tratti.
"E' un libro molto interessante. Lo sapeva lei che gli Indiani d'America hanno il pene più lungo, mentre agli Ebrei spetta il primato del maggior diametro? Comunque io mi chiamo Janet, e lei?"
"Geronimo Levi, molto piacere."
Una signora all'amica:
Ora come ora devo stare attentissima a non rimanere incinta...
Ma come? Tuo marito non si è fatto sterilizzare?
Appunto!
Un vecchietto si avvicina a una vecchietta:
"Guarda qui, Tina, che roba!" Dice l'anziano alla donna, mostrando una protuberanza sotto ai pantaloni.
L'anziana, un po' titubante, ma anche un po' divertita, tocca l'uomo sulla patta:
"Santo cielo Ernesto, ma è durissimo! Cos'è il Viagra?"
"...Sì, il tubetto."
Stamattina arrivo in ufficio e ricevo una telefonata. E' la nostra responsabile di segreteria (non la chiamo semplicemente segretaria, perché magari passa da queste parti, legge e si incazza...).
Sostanzialmente mi chiede che tipo di permesso prendo per la giornata di ieri, dato che risulto entrato in ritardo.
Ritardo? Strano, ieri sono arrivato perfettamente in orario. Apro l'applicazione che mi permette di visualizzare le timbrature e controllo (siamo altamente informatizzati, eh?). Tutto chiaro: per qualche motivo il sistema non ha registrato la timbratura in ingresso, perciò la prima timbratura risultante è quella in uscita di quando sono andato a prendere un caffé (ci è consentito il lusso di uscire per 15 minuti ogni giorno).
Glielo spiego. Lei, piuttosto sbrigativamente, mi dice che vede come prima timbratura quella, che non può vedere se è in entrata o in uscita e che, sempre che la timbratura mancante non compaia entro domani, devo mandarle un'email (come al solito con il mio responsabile in copia) in cui indico l'orario di ingresso, onde poter inserire la timbratura manuale.
Non è un problema: è già successo altre volte.
E qui mi viene l'idea geniale. Penso "strano non veda se una timbratura è in ingresso o in uscita. Quasi quasi le mando un'email con allegata la schermata che vedo io, così può confrontare".
Così le mando la seguente email:
Ciao [nome]
questa e' la schermata che vedo io. Come vedi comincia con un'uscita.
Nel caso le timbrature mancanti non compaiano, ti confermo fin da ora che ieri sono entrato alle 8:58.
Con in allegato uno screenshot dell'applicazione.
Dopo una decina di minuti mi arriva la seguente risposta:
Premessa io con [nome-dell'applicazione] non ci gioco, ci lavoro....comunque non ho tutto questo tempo per fissarmi sulla schermata, pertanto do alla procedura il tempo di "fare il suo dovere" e se nella giornata di domani non sarà successo nulla, ti chiamreò chiedendoti gentilmente di mandarmi una mail mettendo in cc il tuo responsabile che mi autorizza ad inserire in procedura [xyz] timbratura manuale.
Buon lavoro.
[nome]
Vai ad essere gentile con la gente. Senti bella, se sei nervosa sbatti la testa nel muro, ma non prendertela com me. Isterica.
Per un momento penso di far finta di niente, ma sono di indole troppo polemica per non rispondere...
[nome] wrote:
Premessa io con [nome-dell'applicazione] non ci gioco, ci lavoro....
Premessa perfettamente superflua, se mi permetti. Lungi da me il voler sottovalutare il tuo lavoro.
comunque non ho tutto questo tempo per fissarmi sulla schermata,
Scusa se te ne ho fatto perdere dell'altro con la mia inutile mail, volevo solo esserti di aiuto.
pertanto do alla procedura il tempo di "fare il suo dovere" e se nella giornata di domani non sarà successo nulla, ti chiamreò chiedendoti gentilmente di mandarmi una mail mettendo in cc il tuo responsabile che mi autorizza ad inserire in procedura [xyz] timbratura manuale.
Ok, ti ringrazio.
Buon lavoro.
Buon lavoro e buona giornata anche a te.
E vorrei tanto aggiungere "brutta isterica spaccapalle", ma mi trattengo.
Ragazzi, un concerto stupendo. Tre ore di spettacolo. Musica, immagini, luci, da lasciare senza fiato.
Certo il biglietto costava uno sproposito (€43,70! - ricordo ancora quando i concerti "grossi" costavano 30.000 lire...), ma certamente ne valeva la pena.
I 30 anni di attività non sembrano pesare affatto a questi tre arzilli signori, che dimostrano di avere ancora carica da vendere sul palco.
Geddy grintoso al punto giusto, Neil scatenato ed Alex in piena forma.
I suoni di chitarra di Lifeson non sono proprio quel che si dice il mio modello (se avessi un suono del genere correrei a mettere mano all'ampli per vedere se c'è qualcosa che non va - una rasoiata! - e poi l'uso degli effetti è decisamente sovrabbondante), ma nel sound complessivo della band si amalgamano alla perfezione.
Unica nota dolente: nella seconda parte del concerto il volume era sensibilmente più alto, al limite della soglia del dolore! Mi fischiano ancora le orecchie...
La scaletta completa (by Manzo)
Elucubrato da Soloist alle 09:46 0 chiose
Labels: Musica, Recensioni
Codice della Strada
Art. 145. Precedenza
- E' vietato impegnare una intersezione o un attraversamento di linee ferroviarie o tramviarie quando il conducente non ha la possibilità di proseguire e sgombrare in breve tempo l'area di manovra in modo da consentire il transito dei veicoli provenienti da altre direzioni.
Un altro weekend se n'è andato e sono pronto (?) a ricominciare una splendida, affascinante, elettrizzante settimana di lavoro.
Certo, dopo i gozzovigli di ieri con i ragazzi non è che mi ci appresti con il massimo dell'entusiasmo... Fortuna che, finalmente, dopo tanto tanto tempo, mi trovo a fare un po' di ricerca su nuove tecnologie, la cosa che mi gasa di più.
Ieri ho finalmente trovato il tempo di rimontare il rack come dico io. Devo dire che sono piuttosto soddisfatto del risultato:
...oppure, come si dice alle volte, il buon giorno si vede dal mattino.
Spero proprio non sia vero, altrimenti questa sarà una giornata decisamente escrementizia.
Certe volte le giornate faticano proprio a decollare e, quando lo fanno, lo fanno male. A cominciare dal risveglio.
Sarà che ieri ho giochicchiato un po' troppo a lungo con dei nuovi software per registrare la chitarra, ma oggi proprio non riuscivo a staccarmi dal letto. Quando l'ho fatto, ovviamente, era già abbastanza tardi.
Non rinuncio all'abituale colazione ristoratrice, ma evito di radermi. Dieci minuti preziosi risparimiati, viva il look randagio.
Alla fine arrivo alla fermata alle nove meno dieci, più che in tempo per arrivare con un moderato ritardo. Ma il tram, come sempre accade quando ho un po' di fretta, è appena passato. Il successivo arriva più di dieci minuti dopo. Maledetto Murphy!
Salgo. Con me salgono i controllori. (E qui vi aspetterete che sia senza biglietto e mi becchi pure una bella multa. No, la sfiga non è arrivata fino a questo punto: sono abbonato.)
Con la velocità di una lumaca zoppa il futuristico veicolo si appresta a percorrere le ben sei fermate che mi separano dall'ufficio. Restiamo fermi qualche minuto alla prima fermata perché un controllore deve scendere e sta finendo di multare una signora. Vabbuò.
Riparte, avendo cura di beccare tutti i semafori rossi possibili, ed arriva alla fermata prima della mia. Fermi in coda ad un altro tram che non si decide a ripartire. Ri-vabbuò.
Un altro paio di semafori rossi ed arrivo finalmente alla mia fermata, decisamente sul filo del rasoio. Ma con un po' di fortuna posso ancora entrare per le nove e un quarto, senza essere costretto a prendere un permesso.
Affretto il passo, ci sono quasi... ecco.... il portone.... puff... arrivo... entro.... pant... sbircio l'orologio del tornello.....
Nove e sedici. Devo prendere un permesso. Fantastico.
Visto che ormai so già di dover prendere tre quarti d'ora di permesso, almeno non voglio prenderlo per un solo schifosissimo minuto di ritardo. Mi faccio una passeggiata ed entro alle nove e mezza. Eccheccavolo!
Non ho voglia di caffé, dunque evito il bar. Faccio un giro, così, tanto per ricordarmi come son fatti i dintorni dell'ufficio. Incrocio un ex-collega. Lo saluto. Non mi vede. Tira dritto.
Bene, è ora. Entro, salgo le scale, saluto velocemente i colleghi e siedo alla mia scrivania. Accendo il piccì e riprendo a scrivere il documento che avevo iniziato ieri...
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
Il mattino ha l'oro in bocca.
...
Un gruppo che prima d'ora non avevo mai ascoltato, ed ora ci troviamo addirittura a doverne incidere una cover per un tributo che uscirà prossimamente. Una bella sfida.
Il pezzo scelto è Veteran Cosmic Rocker, il classico pezzo "finto facile". Sto già lavorando ad un paio di ideuzze che mi sono venute per riarrangiarlo, ma qualcosa mi dice che non sarà un lavoro semplice.
Oggi avrei voluto dedicarmi a registrare qualcosina col piccì, ma come al solito sono troppo stanco. Devo anche preparare un pacco da spedire domani.
Perché le giornate son sempre così corte?
L'ho visto ieri. Terrificante. E' un film (pardon, documentario) molto diretto. Anche troppo.
Non ho controllato, ma spero sia vietato ai minori di 14 anni (per tutti gli altri dovrebbe essere obbligatorio). Le immagini di guerra sono veramente impressionanti.
Prometto che non mi lamenterò più del Berlusca. C'è chi sta molto peggio...
Per ora non me la sento di dire di più.
'Notte.
Elucubrato da Soloist alle 23:43 0 chiose
Labels: Cinema, Recensioni
Oggi più di mezz'ora di attesa alla fermata, durante la quale sono passati nell'ordine:
Le prove di stasera non sono andate poi malaccio. Ne abbiamo fatte di migliori, ma anche di ben peggiori. Considerato che sono le seconde dopo le vacanze (ed il rientro di Ale nella band), non ci si può lamentare.
Come al solito non ero pienamente soddifatto del mio suono, forse complice il fatto che ho usato la Lag che ha le corde vecchie di un secolo. Boh... Temo sia il destino di noi chitarristi passare la vita alla ricerca del suono ideale senza mai trovarlo.
Ora sarà meglio farsi una sana dormita che domani se lavora! Il cervello è già spento da tempo... Ronf...
Ieri ho finalmente trovato il tempo di fare qualche prova di registrazione col piccì, usando la "nuova" scheda audio che ho comprato mesi fa dal Presidente.
Però! Sono rimasto sorpreso dalla facilità dell'impresa e dalla bontà dei risultati!
Ho collegato la mia fida Ibanez solid body con corde in nylon e pickup piezoelettrico (se sapessi il modello esatto l'avrei scritto - anzi, se qualcuno ha idea di che modello possa essere mi faccia un fischio) direttamente ad uno degli ingressi della centralina esterna della mia SoundBlaster Audigy Platinum EX (nome altisonante per una scheda tutto sommato economica...) ed il suono che ne ho cavato fuori è stato sorprendentemente buono.
Non so bene se il suddetto ingresso fosse settato come ingresso microfono o di linea (credo si scelga tramite un jumper sulla scheda), fatto sta che il segnale era molto buono ed a metà volume ottenevo un buon livello di registrazione senza distorcere.
Per fare le prime prove ho usato un software gratuito che ho visto citato sul forum di Basse Frequenze. Si chiama KRISTAL Audio Engine e, udite udite, è gratuito per uso personale.
In verità l'attuale versione 1.0.1 non supporta il MIDI (un bel limite), ma per il resto c'è tutto quel che serve per cominciare. Supporta anche i plugin VST, anche se -da quel che ho capito- solo gli effetti e non gli strumenti.
Curioso di provare anche qualche effettino VST mi sono messo alla ricerca di qualcosa di gratuito in rete. I più simpatici che ho trovato sono gli 8 effetti scaricabili da kjaerhusaudio.com. Belli, semplici ed efficaci. Consigliatissimi.
Finora non ho prodotto nulla di particolare, ma nei prossimi giorni conto di utilizzare questo nuovo tecnologico sistema per comporre qualcosina di nuovo per gli Ubi Maior. Fico!
Perché usare quella schifezza di Exploder e quella poltiglia di Outbrut quando esistono delle valide alternative, per giunta open source?
Sono da sempre stato un utente affezionato di Mozilla, ma negli ultimi tempi mi sono reso conto che un software monolitico rischia di diventare, di versione in versione, sempre più pesante ed ingordo di risorse. L'hanno capito anche gli sviluppatori ed hanno dato vita a due software separati, Firefox per il web e Thunderbird per la posta elettronica, da me con gioia adottati qualche mese or sono.
Oggi, preso da un impeto di entusiasmo, ho addirittura deciso di contribuire alla nobile causa ordinando un paio di simpatiche magliettine. Che stia irrimediabilmente diventando un geek? Mah...
Ho sonno. Strano per un nottambulo come me: sono appena le 22:30.
Forse è ancora colpa del jet lag...
Vorrà dire che per una volta farò il bravo bambino e me ne andrò a letto presto, magari approfittandone per dare una lettura più succosa del solito all'ultimo libro di Michael Moore (in attesa di gustarmi il suo ultimo film).
Buona notte!
Oggi, chi sa come, chi sa perché, sono capitato su un blog molto divertente... Così mi sono chiesto "perché non aprire un blog anche io?" e, posto che non ho trovato nessun buon motivo per farlo, non ne ho trovato nemmeno uno per non farlo.
Dunque la risposta - un po' scontata per la verità - è stata "perché no?".