lunedì 20 dicembre 2004

Finito!

Ieri mattina, grazie ad un deciso colpo di reni (che mi ha consentito di alzarmi per tempo) e ad un'organizzazione teutonica (cha ha evitato sconfinamenti nel pomeriggio), ho finalmente esaurito le incombenze natalizie.

In realtà si trattava in buona parte di incombenze non mie: mammà, come sempre, era indietro coi regali e, con la scusa che ad uno di essi (per una cara amica di entrambi) dovevo partecipare anche io, mi ha reclutato per una missione domenicale.

Appuntamento all'alba sotto casa sua (10:30 del mattino!) e via per lo splendido tour de force.

Prima tappa: Galli, da sempre un punto di riferimento quando si tratta di far incetta di regali alcolici. Giusto il tempo di scegliere tre o quattro vini adatti e lasciamo il posto con una cassetta da sei bottiglie, una da tre ed una scatola di gianduiotti.

Seconda tappa: razzìa di libri in Paolo Sarpi. Essendo la Feltrinelli del posto ormai storia, ci imbuchiamo nel bugigattolo che le sta di fronte (che alla chiusura della suddetta avrà organizzato un mega-party di festeggiamento, immagino). E qui un piccolo intoppo: sbaglio a grattare il gratta-e-perdi del parcheggio (metto l'11 sul giorno anziché sull'ora) e mi tocca fare una correzione. Passo la successiva mezz'ora in ansia da avvoltoio della sosta privo di buon senso.
Per il resto tutto bene. Anzi, mentre la cortese libraia incarta la mezza chilata di librazzi razziati dalla genitrice, ci concediamo una simpatica passeggiata all'interno del vicino e proletario Oviesse.

Terza tappa: Saturn di viale Certosa per l'ultimo ragalo tecnologico della stagione (un bocconotto portatile con lettore cd e cassetta per il nonnino). Tutto liscio: in 15 minuti siamo fuori.

Quarta (ed ultima) tappa: spesa volante all'Esselunga. Non ha nulla di natalizio, ma in casa non c'era più vino rosso (orrore!).

A casa per le 14:00, giusto in tempo per papparsi un paio di wurstel tedeschi con senape artigianale (frutto della recente gita di mammà a Berlino e dintorni) e un'insalatina, il tutto annaffiato con un ottimo Teroldego (frutto della recente incursione all'Esselunga), mandarino, caffè, grappino, cioccolatino fondente nero Novi.

Ein, zwei! Ein, zwei! Alle volte mi faccio spavento per quanto so essere efficiente.

2 commenti:

Mikis ha detto...

Complimenti ! La cena di sabato ti ha infuso questo spirito teutonica, si vede.
2 commenti:
- fondente novi: il *nocciolato* fondente novi è una cosa da sballo
- ho fatto, in orari abbastanza simili, quasi il tuo stesso percorso (Sarpi, Saturn, vicinanze Galli), quasi quasi ci scontravamo carichi di pacchetti infiocchettati ;)

Soloist ha detto...

Colpo su colpo....
Sono anch'io un adoratore del nocciolato fondente Novi, tuttavia gli unici cioccolatini nocciolati in casa erano sì Novi, ma non fondenti (causa preferenza della dolce metà).
Era alquanto improbabile che ci incontrassimo, visto quanto sai essere sfuggente... ;)