giovedì 26 luglio 2007

Follia persecutoria

Ennesimo caso giudiziario riguardante la scuola. In estrema sintesi, questa volta la colpa degli insegnanti (perché sempre loro è la colpa) sarebbe di non essersi accorti che il deficiente di turno molestava una ragazzina, da loro redarguita perché forse troppo poco vestita.

La novità è che questa volta, quanto ad accuse, hanno veramente sbancato: violenza sessuale. Tiè, così impari a fare l'educatore con uno stipendio da fame.

A me questa storia sembra l'ennesima ritorsione delle famiglie, che scaricano sulla scuola la responsabilità dei loro fallimenti, con la magistratura che gli dà corda.

Il caro paparino di turno forse dovrebbe preoccuparsi un po' di più di come manda, non dico in giro, ma almeno a scuola sua figlia, invece di meravigliarsi se poi un bullo brufoloso con gli ormoni in subbuglio si fa attizzare dalla mercanzia, dando la colpa ai professori, che non fanno pattugliamento antipalpeggio.

Si vedono continuamente ragazzine di scuola media andare in giro (s)vestite come delle battone. E non credo che si cambino tutte sull'autobus.

Occorre recuperare il senso della misura e ridare alla scuola il suo compito primario: quello di luogo di istruzione e formazione, e non di rimedio all'incapacità di mamma e papà.

Se questo commento dovesse apparire particolarmente duro e schierato è perché lo è.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo a metà.
Nel senso: concordo pienamente sul fatto che il modo di vestire delle ragazzine è andato del tutto fuori controllo. Personalmente sono a favore della piena libertà, e credo che ognuno sia libero di vestirsi come gli pare. Però non ovunque. A scuola le persone sono obbligate ad andare, pertanto credo sia una profonda maleducazione andarci col culo scoperto fino a mezza chiappa. e' un richiamo sessuale che distrae, disturba, e non è appropriato alla situazione. Penso che i genitori e la scuola dovrebbero educare al rispetto degli altri anche in queste cose.

Tuttavia, nel caso specifico, non credo che i professori siano del tutto innocenti. Se la ragazza ha espressamente denunciato molestie, e loro si sono limitati a ingiungerle di vestire diversamente, credo abbiano sicuramente mancato, anche se, nella situazione di degrado in cui versa la scuola, hanno molte attenuanti.

Soloist ha detto...

Le modalità di questa presunta "denuncia" della ragazza non sono riportate. Dall'articolo non è neanche chiaro se questa abbia effettivamente riferito o meno l'accaduto ai professori e in che termini (si parla genericamente di "proteste").
A mio avviso il massimo che possono aver fatto è sottovalutare la cosa, specie se i fatti non si sono mai svolti in loro presenza.
Di certo, visto anche il contesto, è un po' poco per una denuncia per violenza sessuale.
Dico solo una cosa: per fare l'insegnate oggi si deve essere veramente disperati o avere una vocazione quasi missionaria.
La normativa vigente in fatto di responsabilità degli insegnanti, poi, è a dir poco delirante. Per stare tranquillo un insegnante dovrebbe praticamente incollare le chiappe degli alunni alla sedia (e la sedia al pavimento), ma probabilmente anche in quel caso si beccherebbe un'accusa di sequestro di persona.
E vogliono far votare i sedicenni alle amministrative... Ma per piacere.

Selene Verri ha detto...

Scusate, allucino. Cioè, mi state facendo il vecchio discorso maschilista "è lei che ha provocato"?!!
Credevo di conoscervi meglio...
Una riletturina del Triton di Delany forse non farebbe male.

Soloist ha detto...

Nossignora, non so dove tu l'abbia visto.

Stiamo facendo il discorso del "non è sempre compito/colpa della scuola".

Le uniche osservazioni su questioni di abbigliamento riguardano il decoro che si dovrebbe tenere, appunto, a scuola e sulla responsabilità che i genitori hanno a riguardo. O forse a tuo avviso è giusto che una ragazzina a lezione ci vada col culo di fuori?

Perciò direi che ti puoi tranquillamente risparmiare prediche e consigli di rilettura.

Conclusione: sì, allucini. ;)