Il dato è tratto /5 - Il giorno più lungo
Il week end scorso è stato decisamente il più duro. Questa volta il nemico era un osso particolarmente duro, l'ostacolo più ostico da superare, al pari del mostro finale in un videogioco, della finale in un mondiale di calcio, del dolce in un pranzo di nozze: la libreria.
(Immaginare musichina di sottofondo tetra e foriera di sventure.)
Il sabato è iniziato tardi. La sera prima avevo un concerto qui (andato molto bene, grazie) e siamo rientrati oltre le tre di notte, così ci siamo alzati con molto comodo.
Verso mezzogiorno sono andato a (ri)portare la macchina dal meccanico, il cui fanalino posteriore sinistro ha avuto un incontro ravvicinato con un palo e la cui ruota anteriore destra continua ad emettere rumori sinistri (o è la sinistra che emette rumori destri? boh).
Al ritorno giusto il tempo di sistemare un po' e mangiare qualcosa e sono dovuto uscire per recarmi, in mezzi, al quinto appuntamento col ciclo di seminari di chitarra che sto frequentando dallo scorso autunno, lasciando alla dolce metà l'arduo compito di proseguire la battaglia.
Sono tornato poco dopo le sei e mezza, giusto in tempo dare un po' d'aiuto, fino all'ora di cena.
Verso le undici meno un quarto sono uscito, sempre in mezzi, per andare al mago, dove ho trascorso piacevolmente la serata con Wego, Ale, il Burga, Andy, Cris, Rusty e tutti gli altri. Fortunatamente al ritorno mi ha dato un passaggio il buon Wego, risparmiandomi la spedizione col tram.
E fin qui il sabato.
La domenica è stata il giorno della conquista della libreria. Il giorno più lungo.
Il nemico ha resistito sino all'ultimo, scagliandoci contro interi plotoni di acari e polvere, ma abbiamo resistito con coraggio, lottando impavidi, l'aspirapolvere sempre al nostro fianco, fino a quando non l'abbiamo confinato nella sua prigione di cartone.
Nonostante il fazzoletto legato su naso e bocca, stile bandito del far west, la mia maledetta allergia ne ha risentito non poco e, a distanza di due giorni, le mie vie respiratorie sono ancora molto provate, con tosse e naso liquefatto.
Tuttavia ne è valsa la pena e oggi, finalmente, sono iniziati i lavori.
Tra qualche giorno avremo un impianto elettrico nuovo.
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