venerdì 3 dicembre 2004

Egoismo e rotaie

Oggi ennesimo ritardo dei tram.

Particolarmente antipatico questa volta: entrambe le linee che transitano da casa mia presentavano forti ritardi. In 45 minuti si è visto solo un tram per linea (chiaramente talmente pieno da rendere impossibile salirvi).

Ho anche telefonato al call center dell'azienda trasporti, al quale risultavano problemi solo su una delle due linee, nonostante neanche l'altra passasse.
Gli ho suggerito di controllare che, oltre ai soliti problemi di traffico, non vi fosse anche qualche problema di dipendenti lavativi*... non si sa mai.

Morale della fiaba, dopo lunga attesa passa finalmente il terzo tram, anche stavolta pieno come un uovo. Gente schiacciata sulle porte, impossibile salire.
Ormai praticamente rassegnato a perdere anche questo, sbircio dai finestrini e cosa vedo? Negli spazi tra una porta e l'altra c'è un sacco di posto, ma i dementi se ne stanno pigiati nello spazio antistante le porte, senza scorrere verso l'interno.

Mi armo di santa pazienza, pigio il bottoncino della porta di fronte a me, aspetto che si apra e, cortesemente, urlo "POTETE SCORRERE VERSO L'INTERNO PER FAVORE? C'È POSTO! SON TRE QUARTI D'ORA CHE ASPETTIAMO. GRAZIE!".
Miracolo. Non sono riuscito ad entrare solo io, ma anche un'altra mezza dozzina di persone che erano rimaste fuori. E non eravamo manco tanto pigiati.

A questo punto mi chiedo... Ma la gente è egoista, menefreghista o semplicemente stupida?

* La linea su cui non risultavano problemi viaggia in corsia riservata dal capolinea fino alla mia fermata e, avendo un percorso distinto dall'altra fino alla fermata precendente, non poteva essere interessata dal medesimo problema.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente stupida :)

Orso

s. ha detto...

credo la gente abbia solo voglia di sentirsi abbracciata da altra gente o di sentire il contatto fisico. questo inconsciamente provoca questo "effetto di massa". fenomeno comunque riscontrabile in tutti i grossi centri, dove alienazione, giornate grigie e rapporti asettici sono pane quotidiano.

pace, musica e amore libero

Soloist ha detto...

È un'ipotesi affascinante, anche se forse un po' ottimista, ma nella fattispecie non si spiega come mai ogni qual volta sfiori qualcuno sul tram questi ti guardi in cagnesco.
Stando alla mia esperienza, qui a Milano la gente il contatto fisico lo cerca molto poco e, anche quando lo cerca, di certo non lo cerca sul tram. Se mai lo subisce.