giovedì 11 novembre 2004

Pioggia

A Milano ci sono poche cose peggiori della pioggia.
Ne bastano poche gocce ed i Milanesi diventano all'istante idrofobi. Corrono a cercare le chiavi della macchina e si riversano in strada come tanti imbecilli isterici.
Quei pochi che, come me, la macchina non ce l'hanno (o che pervicacemente si ostinano a non usarla) affrontano l'inevitabile agonia dei mezzi pubblici.

Ineluttabilmente in ritardo a causa del traffico (causato dagli imbecilli di cui sopra), il tram quando piove è un esperienza che metterebbe alla prova la pazienza di Giobbe. Pieno come un carro bestiame (a causa del ritardo, causato dagli imbecilli di cui sopra), è già una fortuna se si riesce a salirvi.
Ma più dell'attesa sotto l'acqua e della calca, il peggior nemico con cui fare i conti è lui: l'ombrello.

Premetto che soffro di una particolare idiosincrasia per questo oggetto, che mi induce a lasciarlo sistematicamente a casa. Per indurmi a dotarmene deve scatenarsi una vera e propria tempesta, ma a quel punto è talmente inutile che evito ugualmente di prenderlo, preferendogli un bel giubbotto impermeabile con cappuccio.
Quel che me lo fa odiare così tanto, oltre al fatto che amo avere le mani libere, è proprio il doverlo affrontare sul tram ogni qual volta Giove pluvio affetta la cipolla.

I problemi sono sostanzialmente quattro:

  1. L'ombrello si tiene verticale. Non obliquo, storto, in avanti, dietro, orizzontale... VERTICALE!
  2. Il mio piede non è il pavimento.
  3. Se c'è un apposito laccetto per chiuderlo forse sarebbe il caso di usarlo. Non è decorativo.
  4. Gli ombrelli da borsetta son fatti per essere chiusi, non per essere lasciati aperti a sgocciolare sui piedi del vicino.

Almeno un lato positivo in tutto ciò esiste: quando il tempo fuori fa così schifo ti pesa di meno stare in ufficio.

2 commenti:

Mikis ha detto...

Non solo concordo con quanto scrivi (idiosincrasia per l'ombrello e profonda rabbia per chi lo usa nei modi che elenchi -e altri *- ), ma aggiungerei che il milanese tipo quando piove non solo corre a prendere la macchina, ma anche che la usa come se si trovasse nelle nebbie del porto di Amburgo. Causando ingorghi ancora peggiori di quelli che già normalmente ci sarebbero. Beh, magari è meglio così che non se la usasse come un off-shore...
Sta di fatto che quando piove, se appena è possibile occorre: non usare l'automobile, a meno che non siano orari esenti da traffico, e non usare l'ombrello. Anche qui, secondo me, la soluzione è comunque rappresentata da un bel mezzo a 2 ruote, con una bella mantella irlandese, magari.

(*) ad esempio portandolo all'altezza dei tuoi occhi e non ponendosi il minimo problema a ficcartelo negli stessi, se ti incrocia (basterebbe sollevarlo oltre le teste).

Soloist ha detto...

Riguardo l'uso delle 2 ruote+mantella, probabilmente hai ragione. Purtroppo spesso e volentieri anche i proprietari di 2 ruote le lasciano a casa a favore delle 4 ruote. Idiosincrasia da mantella?
In ogni caso dipende dal percorso. La micidiale combinazione pavé+binari è l'incubo di molti dueruotisti.
Per quanto riguarda i tentativi di accecamento mediante ombrello basso, ne subisco di continuo. Il cappellino con la visiera mi ha salvato più di una volta.