lunedì 4 giugno 2007

Gods of Metal 2007 (prima parte)

Ieri mi sono uno tolto uno sfizio. Ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto, neanche ai tempi del liceo. Sono andato ad un festival metal.

La seconda giornata del Gods of Metal 2007, all'Idroscalo di Milano, era troppo ghiotta per resistere alla tentazione.
Sono anche riuscito a convincere la dolce metà a venire con me (non è che abbia dovuto faticare in verità).
La scaletta della giornata era la seguente:

10.30 - 11.00   SINESTESIA
11.30 - 12.00 DGM
12.30 - 13.05 ANATHEMA
13.30 - 14.20 SYMPHONY X
14.45 - 15.35 DARK TRANQUILLITY
16.00 - 17.00 DIMMU BORGIR
17.30 - 18.50 BLIND GUARDIAN
19.20 - 20.50 DREAM THEATER
21.30 - 23.30 HEAVEN & HELL

Tralasciando i gruppi del mattino, abbiamo deciso di organizzarci per essere sul posto entro le 13:30, attrezzati per un pranzo al sacco.
Usciamo poco dopo mezzogiorno e mezzo e, dopo una breve sosta al supermercato per l'acquisto di pane e companatico, partiamo alla volta dell'Idroscalo.
Parcheggiamo nel primo posto utile (tristemente a pagamento, ma custodito) e costeggiamo a piedi l'Idroscalo fino all'ingresso dell'IdroPark, in prossimità del quale si tiene il festival.
Versiamo l'obolo alle casse (55 euro a cranio) e siamo dentro.

Le piogge del giorno prima hanno lasciato il segno e la quasi totalità dello spazio ospitante la manifestazione consiste in una palude fangosa, costellata di pozzanghere.
Cercando di non affondare nelle sabbie mobili, ci facciamo largo fino alla zona prospicente il palco principale, che è a dir poco enorme.
Il tempo di trovare un fazzoletto di fango un po' più solido e la musica (ri)comincia.

Symphony X

È solo per questo gruppo che ho deciso di muovermi presto, altrimenti sarei arrivato con comodo a metà pomeriggio, perciò avevo delle discrete aspettative.
Deluse.
Questo quintetto dedito al progressive metal ultratecnico, capeggiato dal chitarrista Michael Romeo e dal frontman Russel Allen, è stato fortemente penalizzato da un lavoro dei fonici a dir poco pietoso.
Symphony XL'acustica era pessima: suono di chitarra abominevole, totalmente "inscatolato", sbilanciato sulle basse ed inutilmente alto (e qui nessuno mi leva dalla testa che parte della colpa sia da imputare all'amplificazione digitale in emulazione che il buon Michael si ostina ad utilizzare), voce troppo "dietro" rispetto al mix, tastiere inudibili, basso eccessivamente saturo, batteria appena passabile.
Un vero disastro. Si percepiva un unico rimbombo di frequenze basse e anche i pezzi a me noti erano a malapena riconoscibili.
La band ha anche presentato un paio di brani tratti dal loro nuovo lavoro, Paradise Lost, di imminente uscita, sui quali non posso fare commenti, vista la situazione di ascolto proibitiva.
Un inizio decisamente non buono.

Finito lo strazio andiamo in cerca di un posticino dove sederci per mangiare i panini. Alla destra del palco principale c'è un altro piccolo palco, dove band minori si esibiscono nella mezz'ora di pausa tra un concerto e l'altro. Nulla di ascoltabile sembra provenire da quella parte, dunque ci avviamo verso uno spiazzo asfaltato poco distante e, trovata una seduta di fortuna in prossimità della recinzione, consumiamo dell'ottimo pane farcito di Emmentaler (qualcuno mi spieghi perché non si chiama più Emmental e se ci vuole o meno la "H") e prosciutto crudo.

Nel frattempo comincia a suonare il gruppo successivo.

Dark Tranquillity

Non conoscevo i Dark Tranquillity e, quando hanno iniziato a suonare, non mi sono subito avvicinato al palco. Dopo un paio di pezzi devo dire che mi hanno incuriosito, cosicché ho riguadagnato la mia posizione. Musicalmente non mi sono dispiaciuti affatto, anche se non amo quel modo di cantare (credo sia definito growl).
Dark TranquillityQuesta band death metal svedese di sei elementi tiene il palco egregiamente, con chitarre taglienti e precise, stemperate da piacevoli tessuti melodici di tastiere.
La resa acustica, decisamente buona, ha fugato ogni dubbio sulla bontà dell'impianto, confermando l'incapacità dei fonici con la band precedente.

Dimmu Borgir

Sui Dimmu Borgir non posso dire molto, dato che abbiamo passato la quasi totalità della loro esibizione all'esterno dell'area della manifestazione, passeggiando sul vialetto dell'IdroPark e abbioccandoci brevemente su una panchina.
Dimmu BorgirL'unico commento che posso fare è che sono veramente cattivi, molto cattivi, troppo cattivi, almeno per i miei gusti, a cominciare dall'aspetto. Facce coperte di cerone, trucco satanico, sguardo feroce e cantante con voce demoniaca (anche quando parla tra un pezzo e l'altro).
Probabilmente è proprio il black metal che non fa per me e questa band norvegese è uno degli esponenti di punta di questo genere.

Trascorsa un'altra mezz'ora di pausa, della quale approfittiamo per riposare le chiappe, ci prepariamo per un altro dei gruppi per me interessanti.

Continua...

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