Gravità percepita
Dichiara oggi il poco onorevole Gianni De Michelis:
"La situazione in Medio Oriente e soprattutto in Libano diventa ogni giorno più grave (fa piacere che se ne sia accorto anche lui... - N.d.R.). Anche se ad ogni persona intellettualmente onesta risulta chiaro chi abbia svolto il ruolo dell'aggressore (perché mi suona strano sentirlo parlare di onestà? - N.d.R.) e chi dell'aggredito e anche se, come da più parti in questi giorni si è sostenuto, il cosiddetto uso proporzionato della forza in realtà deve essere giudicato in relazione non alle conseguenze che esso provoca (ah no? e in relazione a cosa, di grazia? - N.d.R.), quanto alla gravità della minaccia percepita (ah, certo. giusto. come ho fatto a non pensarci? la gravità della minaccia percepita! della minaccia percepita? della MINACCIA PERCEPITA?!? - N.d.R.). Sotto questo profilo la reazione di Israele risulta comprensibile e difficilmente contestabile.
Certamente. Assolutamente "comprensibile". "Difficilmente contestabile".
Del resto, come si fa a contestare il bombardamento sistematico di obbiettivi civili, il massacro di innocenti, la distruzione delle autostrade per tagliare ogni via di fuga alla popolazione, la devastazione di un paese?
Incontestabile.
A proposito di gravità, ci rendiamo conto di quanto sia grave ciò che afferma costui?
Come la penso io non ho bisogno di scriverlo. L'ha già fatto Lia per me.