Trasferte sofferte
Non solo ti mandano in trasferta, ma ti devi pure organizzare da solo e smazzarti tutta la burocrazia del caso.
Compila richieste online sulla intranet aziendale, richiedi la validazione al responsabile, specifica i voli, l'albergo, chiedi un anticipo (ché l'albergo te lo prenotano, ma non te lo pagano), aspetta i biglietti e spera che te li mandino in tempo.
Una volta c'erano esseri umani che si occupavano di queste cose, gente con cui potevi parlare, che ti dava una mano. Ora ci sono moduli, richieste e procedure idiote, pensate e realizzate da chi sa quale ditta di consulenza.
Il risultato è che, a due mesi dall'ultima trasferta, ancora non mi hanno rimborsato tutto quello che avevo speso. Si fanno anticipare i soldi dai dipendenti e poi glieli ridanno con calma. Con estrema calma. Manco fossi andato a divertirmi.
Parto mercoledì sera e solo stamattina ho compilato il ciarpame. Stando alla procedura non ho fatto la richiesta con l'anticipo previsto dalla circolare vattelapesca e la prenotazione non è garantita.
Bene. Facciano come gli pare. Se non prenotano non parto. Del resto cosa me ne frega? Anzi, se non dovessi partire sarei pure più contento. Almeno mi risparmierei le scartoffie e i rendiconti che mi aspettano al ritorno.
2 commenti:
giusto. del resto cosa ti aspetti da una banca ? tu ci metti i soldi e poi loro te li restituiscono 2 mesi dopo. è un po' il loro lavoro...
Allora voglio gli interessi.
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