Si torna
Arrivato stamattina (treno in anticipo di 20 minuti!).
Rinnovato abbonamento mezzi.
Pronto per ultimo giorno di lavoro dell'anno.
Ci vediamo nel 2005.
Il blog di Soloist (e dei di lui amici).
A quanto pare la risposta alla domanda che mi ponevo qualche giorno fa è... SÍ!
23/12/04 - News - Uno su cinque compra dagli spammer
Questa l'incredibile statistica annunciata da Forrester Research dopo un suo studio sull'impatto delle email spammatorie sui consumatori di sei paesi (UK, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti e Brasile). Uno studio voluto dalla BSA, l'alleanza dei produttori di software proprietario.
Stando a Forrester, il 22 per cento degli utenti che riceve spam ha almeno una volta acquistato software pubblicizzato per questa via. Percentuali analoghe di utenti hanno acquistato vestiti e gioielli e, a ruota in misura minore, viaggi, servizi finanziari, contenuti pornografici, farmaci e persino "opportunità di business" (l'8 per cento).
Dopo cena, troppo stanco per fare qualsiasi altra cosa, anziché spegnere il televisore al termine della consueta puntata di Un Posto al Sole, ho cambiato canale e mi son visto l'episodio inedito de Il Tenente Colombo.
Non sono mai stato un fan accanito del detective con l'impermeabile sgualcito, ma qualche episodio della vecchia serie l'ho visto e non posso dire che mi sia dispiaciuto.
La formula non è proprio il massimo (si sa sempre sin dall'inizio chi è l'assassino), ma era comunque piacevole seguire come l'arguto tenente, accompagnato dagli immancabili tormentoni (il continuo tornare alla carica quando sembra se ne stia andando, i riferimenti alla moglie, il cane di nome Cane, la macchina scalcagnata, ecc.), smontasse il castello costruito dall'assassino.
Sì, perché c'era un castello da smontare. E, soprattutto, l'assassino era furbo (o almeno si credeva tale).
Ma nell'episodio di ieri no. I due assassini e complici, lei per caso, lui con premeditazione, erano veramente due poveri imbecilli. E sfigati pure.
Lei fa fuori l'ex-marito, nonché rampollo di una famiglia mafiosa (prima sfiga) e socio in affari del suo ganzo (seconda sfiga), scagliandolo durante una lite sull'immancabile tavolino di vetro.
Il suo ganzo fa fuori un paparazzo-ricattatore, che ha fortuitamente fotografato il tutto (terza sfiga) e col quale ha per di più lavorato in passato (quarta sfiga), ricorrendo alla solita goffa messa in scena del suicidio.
Tralascio i dettagli, ma 'sti due fanno talmente pena che quasi quasi faccio il tifo per loro, mentre il tenente (complici anche un paio di discreti colpi di culo) scova uno ad uno gli indizi che li inchiodano.
Poveracci. Non li fanno più i cattivi di una volta.
Quando la potenza della comunicazione rende vera una notizia falsa.
A furia di parlare dell'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro, usando il termine supereuro, si è instillata l'idea che sia l'euro ad essere una moneta forte.
Invece è il dollaro ad essere debole. Basta fare un confronto con altre valute, ad esempio sterlina, franco svizzero, yen.
Ma ormai dovremmo essere abituati alle costanti comunicazioni false, no ?
Ieri mattina, grazie ad un deciso colpo di reni (che mi ha consentito di alzarmi per tempo) e ad un'organizzazione teutonica (cha ha evitato sconfinamenti nel pomeriggio), ho finalmente esaurito le incombenze natalizie.
In realtà si trattava in buona parte di incombenze non mie: mammà, come sempre, era indietro coi regali e, con la scusa che ad uno di essi (per una cara amica di entrambi) dovevo partecipare anche io, mi ha reclutato per una missione domenicale.
Appuntamento all'alba sotto casa sua (10:30 del mattino!) e via per lo splendido tour de force.
Prima tappa: Galli, da sempre un punto di riferimento quando si tratta di far incetta di regali alcolici. Giusto il tempo di scegliere tre o quattro vini adatti e lasciamo il posto con una cassetta da sei bottiglie, una da tre ed una scatola di gianduiotti.
Seconda tappa: razzìa di libri in Paolo Sarpi. Essendo la Feltrinelli del posto ormai storia, ci imbuchiamo nel bugigattolo che le sta di fronte (che alla chiusura della suddetta avrà organizzato un mega-party di festeggiamento, immagino). E qui un piccolo intoppo: sbaglio a grattare il gratta-e-perdi del parcheggio (metto l'11 sul giorno anziché sull'ora) e mi tocca fare una correzione. Passo la successiva mezz'ora in ansia da avvoltoio della sosta privo di buon senso.
Per il resto tutto bene. Anzi, mentre la cortese libraia incarta la mezza chilata di librazzi razziati dalla genitrice, ci concediamo una simpatica passeggiata all'interno del vicino e proletario Oviesse.
Terza tappa: Saturn di viale Certosa per l'ultimo ragalo tecnologico della stagione (un bocconotto portatile con lettore cd e cassetta per il nonnino). Tutto liscio: in 15 minuti siamo fuori.
Quarta (ed ultima) tappa: spesa volante all'Esselunga. Non ha nulla di natalizio, ma in casa non c'era più vino rosso (orrore!).
A casa per le 14:00, giusto in tempo per papparsi un paio di wurstel tedeschi con senape artigianale (frutto della recente gita di mammà a Berlino e dintorni) e un'insalatina, il tutto annaffiato con un ottimo Teroldego (frutto della recente incursione all'Esselunga), mandarino, caffè, grappino, cioccolatino fondente nero Novi.
Ein, zwei! Ein, zwei! Alle volte mi faccio spavento per quanto so essere efficiente.
Me lo sono sempre chiesto.
Tonnellate e tonnellate di e-mail spazzatura che publicizzano questo o quel farmaco, unguenti e pillole miracolose che promettono di allungare il willy, software a prezzi stracciati e chi più ne ha più ne metta.
Ma, alla fine, serve a qualcosa? C'è qualcuno che compra veramente qualcosa di pubblicizzato in questa odiosa maniera? Chi ci guadagna?
Veramente non capisco.
Visto che questo blog lo leggono con assiduità quasi esclusivamente i miei amici, ho pensato di invitarne qualcuno a scrivere qui, qualche volta, se gli va.
Non è escluso, dunque, che nei prossimi giorni possa comparire qualche post che non mi appartiene, non direttamente almeno.
Beninteso, il blog è mio e lo gestisco io, ma è anche di chi lo legge e commenta (e da oggi, forse, scrive).
Dato che odio dover fare i regali di Natale, per consolarmi, ho cominciato da uno dei pochi regali che faccio con piacere.
Quello per me.
Elucubrato da Soloist alle 15:07 0 chiose
Labels: Strumentazione
Oggi ennesimo ritardo dei tram.
Particolarmente antipatico questa volta: entrambe le linee che transitano da casa mia presentavano forti ritardi. In 45 minuti si è visto solo un tram per linea (chiaramente talmente pieno da rendere impossibile salirvi).
Ho anche telefonato al call center dell'azienda trasporti, al quale risultavano problemi solo su una delle due linee, nonostante neanche l'altra passasse.
Gli ho suggerito di controllare che, oltre ai soliti problemi di traffico, non vi fosse anche qualche problema di dipendenti lavativi*... non si sa mai.
Morale della fiaba, dopo lunga attesa passa finalmente il terzo tram, anche stavolta pieno come un uovo. Gente schiacciata sulle porte, impossibile salire.
Ormai praticamente rassegnato a perdere anche questo, sbircio dai finestrini e cosa vedo? Negli spazi tra una porta e l'altra c'è un sacco di posto, ma i dementi se ne stanno pigiati nello spazio antistante le porte, senza scorrere verso l'interno.
Mi armo di santa pazienza, pigio il bottoncino della porta di fronte a me, aspetto che si apra e, cortesemente, urlo "POTETE SCORRERE VERSO L'INTERNO PER FAVORE? C'È POSTO! SON TRE QUARTI D'ORA CHE ASPETTIAMO. GRAZIE!".
Miracolo. Non sono riuscito ad entrare solo io, ma anche un'altra mezza dozzina di persone che erano rimaste fuori. E non eravamo manco tanto pigiati.
A questo punto mi chiedo... Ma la gente è egoista, menefreghista o semplicemente stupida?
* La linea su cui non risultavano problemi viaggia in corsia riservata dal capolinea fino alla mia fermata e, avendo un percorso distinto dall'altra fino alla fermata precendente, non poteva essere interessata dal medesimo problema.
Elucubrato da Soloist alle 13:51 0 chiose
Labels: Libri, Recensioni