Faccio il punto... in musica
Direi che è giunto il momento di dedicarmi nuovamente a queste pagine, non dico assiduamente (mentirei), ma almeno in maniera non così infrequente come negli ultimi mesi. E poi penso che la pausa sia durata abbastanza.
Cosa ho fatto negli ultimi tempi? Parecchie cose.
Gli impegni principali sono stati di natura musicale. Oltre a lavorare al prossimo disco degli Ubi Maior, come ho già scritto, ho frequentato un ciclo di seminari (li chiamano "clinics", ma a me sa tanto di ospedaliero, oltre che inutilmente esterofilo) con alcuni chitarristi famosi. Nella fattispecie ho assistito a lezioni tenute da Andy Timmons, Mike Stern, Scott Henderson, Guthrie Govan, Steve Lukather e Rob Balducci.
Sono tutti stati incontri estremamente interessanti, alcuni più utili dal punto di vista didattico (Stern, Henderson, Govan), altri particolarmente gradevoli da quello umano (Timmons, Balducci), altri ancora a carattere più che altro ludico (Lukather, un cabarettista nato).
Ciascun evento avrebbe meritato un post dedicato, ma queste cose o si fanno subito o passa la voglia. Ecco, mi è passata la voglia.
Per quanto riguarda il mio arsenale, si segnala l'acquisto della chitarra dei miei sogni: una Paul Reed Smith Custom 24. Erano mesi che le sbavavo dietro ed ora, finalmente, l'ho conquistata. Penso che prima o poi qualche sua foto farà capolino nello zeitgeist qui a fianco.
Mi sto poi assemblando un sistema a rack da nove unità. Sono mesi che è tutto montato, ma non riesco mai a trovare il tempo di cablarlo. Anche di questo potrebbe comparire qualche immagine a breve.
Che altro dire, per sgranchirmi le dita dopo l'inerzia degli ultimi tempi mi sembra sufficiente. Chi sa che non ripassi da queste parti prima di un mese...