mercoledì 29 febbraio 2012

Pedali, a volte ritornano

Con una delle due band con cui suono attualmente utilizzo un setup decisamente meno "tecnologico" rispetto ai miei standard. Nella fattispecie sono tornato all'uso dei tradizionali "pedalini", che ho recuperato dal fondo del mio magazzino musicale ed assemblato nella mia fidata pedalboard.

Un po' affollata, ma funzionale.

La catena del segnale è la seguente: chitarra --> WOBO Buffer/Booster --> Korg DT-10R Tuner --> Boss CS-3 Compressor --> Boss OC-2 Octaver --> Morley Bad Horsie Wah --> Mesa Boogie V-Twin Preamp --> Boss PH-2 Phaser --> Boss CH-1 Chorus --> Ibanez DE-7 Delay/Echo --> amplificatore, il tutto alimentato da un Cioks Double Jack.

A parte il V-Twin, sono tutti pedali piuttosto economici, ma la combinazione al momento è più che soddisfacente (anche se ciò non significa che non intenda apportarvi modifiche).

I difetti principali al momento sono due.

Il primo è la discreta rumorosità. Tutti i pedali utilizzati sono dotati di buffer; per questo motivo ciascun pedale, anche se spento, contribuisce a peggiorare il rapporto segnale/rumore. Per risolvere questo inconveniente procederò a sostituirli, uno per uno, con pedali migliori, dotati di sistema true bypass. Il primo a partire sarà il rumorosissimo (e odiatissimo) CS-3, destinato ad essere rimpiazzato da un clone del Ross Grey Compressor.

Il secondo problema è dato dal cosiddetto "tip tap". Cambiamenti drastici della configurazione degli effetti costringono a volte ad una vera e propria danza. Per passare, ad esempio, da un distorto con delay ad un pulito con compressore e chorus bisogna accendere o spegnere ben quattro pedali, il tutto nel più breve tempo possibile. Le possibili soluzioni per questo tipo di problema sono molteplici, ma coinvolgono tutte un qualche sistema di switching, che consenta di aggiungere o rimuovere automaticamente dalla catena i singoli pedali, dando la possibilità di richiamare scenari preconfigurati tramite preset.

Al momento le soluzioni che ho preso in considerazione sono due.

La prima consiste nel gestire tutti i pedali tramite un sistema MIDI della Voodoo Lab (già Digital Music Corporation), che già posseggo, costituito da un GCX Audio Switcher e dalla relativa pedaliera di controllo Ground Control Pro. I pedali verrebbero alloggiati in un rack assieme allo switcher e il chorus ed il delay (ed eventualmente anche il phaser) potrebbero essere sostituiti dal TC Electronic G-Force, che al momento è a prender polvere.

Il principale vantaggio di questa soluzione, oltre al guadagno in versatilità e qualità degli effetti, sarebbe di non dover acquistare nulla, dato che ho tutto già in casa. Gli svantaggi sarebbero il notevole aumento della quantità di strumentazione da trasportare e la maggior difficoltà nel variare al volo le regolazioni dei singoli pedali, dato che questi si troverebbero in un cassetto estraibile all'interno del rack.

La seconda soluzione consiste nell'utilizzare un sistema di switching floor based, ossia una pedaliera di controllo con incorporati dei loop per la gestione dei pedali. Ciò consentirebbe di mantenere il tutto all'interno della pedalboard, senza dover trasportare un rack aggiuntivo, mantenendo tutti i pedali a portata di mano.

L'unico svantaggio di questa soluzione sarebbe la necessità di acquistare la suddetta pedaliera, per il resto sarebbe il compromesso migliore.

Nel caso dovessi scegliere questa strada, la scelta ricadrebbe quasi certamente su un sistema G Lab GSC. Queste pedaliere consentono di gestire 4 (GSC-1) o 6 pedali (GSC-2 e GSC-3), con prese di alimentazione a 9V (eliminando la necessità di un sistema di alimentazione separato) ed uscita dedicata per l'accordatore (tenendolo così fuori dalla catena), con in più 4 linee di switching, utilizzabili per selezionare i canali del V-Twin e/o dell'amplificatore. In più sono delle pedaliere di controllo MIDI molto complete e consentono di gestire anche sistemi più complessi.

Quasi quasi vendo GCX e Ground Control e mi compro una GSC...

Da ultimo una piccola curiosità... Quasi sei anni fa la mia pedalboard appariva così. Un bel cambiamento.

giovedì 16 febbraio 2012

Complicazioni linguistiche

Oggi credo di aver incontrato la parola tedesca (ovviamente composta) più lunga che abbia mai visto:

"Rettungspaketkreditauszahlungsvorraussetzungsbedingungen"

L'impressionante livello di complicazione che questa lingua riesce a raggiungere non finirà mai di stupirmi.

Mein Gott...

giovedì 9 febbraio 2012

La prima torta reprise

Ci ho riprovato col lievito giusto.

Questa volta è venuta bene.


Tripudio!

mercoledì 8 febbraio 2012

Libri al 25%

Segnalazione di servizio.

In questi giorni su Amazon.it è disponibile una selezione, non enorme in verità, di libri al 25% di sconto.

Magari qualcuno è interessato.

P.S.: Vanamonde, se hai qualche consiglio sai che è sempre benaccetto.

lunedì 6 febbraio 2012

La prima torta

Ieri, per la prima volta nella mia vita, ho provato a fare una torta.

Sulla carta la ricetta è facile. Trattasi di torta "alle" mele.

Ingredienti:

  • 3 uova
  • 100g di zucchero
  • 50g di burro (fuso)
  • scorza di limone grattugiata
  • lievito
  • 150g di farina
  • 2 mele sbucciate e grattugiate

La preparazione è anch'essa molto semplice: gli ingredienti vanno aggiunti nell'ordine in cui sono riportati nella lista, mescolando bene ogni volta, dopodiché si versa il tutto in una tortiera, si inforna a 180°C per 30 minuti e... fatto!

Ora qualcuno mi sa spiegare perché il risultato è stato un disco volante dello spessore di 1cm ed un peso specifico di poco inferiore a quello del piombo?

Chi è il responsabile? Il lievito (principale indiziato)? Il fatto che ho usato zucchero di canna? Dovevo forse far riposare l'impasto prima di infornare?

Snort.

Addendum
Nel frattempo ho scoperto l'errore (grazie Barbara): dovevo usare questo. Presto il secondo tentativo.

giovedì 2 febbraio 2012

La riscoperta dello shuffle

Quando sono in giro da solo ho spesso il mio iPod a tenermi compagnia (spesso, non sempre, perché a volte lo dimentico in un'altra giacca o nello zaino, ma tant'è...)

Solitamente ascolto sempre gli album per intero, più raramente vado alla ricerca di un brano specifico, ma ultimamente ho ripreso una vecchia abitudine, che avevo perso da tempo: quella di impostare il player in modalità shuffle ed ascoltare una sequenza casuale di brani.

Ciò presenta due notevoli vantaggi.

Anzitutto risparmia ad un pigro ed indeciso come me il tedio della scelta di cosa ascoltare, che con ogni probabilità cadrebbe sui soliti album "collaudati".

In seconda battuta, spesso fa sì che l'allegra macchinetta (ri)proponga brani che, persi nella mia sterminata collezione, avevo dimenticato (o a volte addirittura mai ascoltato) e che in più di un caso si rivelano come una piacevole (ri)scoperta.

Anche quando la sorpresa non è gradevole, faccio buon uso dello skip e prendo un appunto mentale per un eventuale sfoltimento della collezione.

Da provare.