Riunione di condominio... bavarese
Ieri sera sono andato per la prima volta ad una riunione di condominio. In quattro e più anni che sono proprietario di immobile non mi ero mai presentato. Questo tipo di riunioni, si sa, non sono proprio... come dire... invitanti.
Prima di passare al resoconto, c'è da fare un paio di premesse.
La prima è che il mio appartamento fa parte di in complesso piuttosto grande, comprendente qualche centinaio di unità abitative, ragione per cui queste riunioni possono essere piuttosto affollate.
La seconda è che vivo in Baviera e qui funziona tutto in modo piuttosto peculiare. A cominciare dal luogo della riunione.
Nell'immaginario collettivo le riunioni di condominio si tengono sempre in qualche scantinato, parrocchia, presso i locali dell'amministratore di condominio, in una sala comune del palazzo, quando questo ne sia dotato, ecc. Insomma, posti così.
Quella di ieri si teneva nella sala delle feste di un famoso ristorante-birreria locale. E siccome un'immagine val più di mille parole...
Appena arrivato, con un quarto d'oretta di anticipo (perché non si dica che gli italiani sono sempre in ritardo), la sala era già abbastanza piena (per quanto sia in anticipo, non potrò mai esserlo quanto gli autoctoni).
Non fosse stato per il tavolo degli speaker e lo schermo per il proiettore, più che ad un'assemblea di condominio, sarebbe sembrato di essere normalmente al ristorante: chi gustava il suo Wurstsalat, chi beveva la sua bella birra da mezzo litro, chi chiacchierava con il vicino addentando un Brezel.
Riconosco ad un tavolo in fondo due simpatici e arzilli vecchietti che abitano nella mia scala e vado a sedermi vicino a loro. Qualche chiacchiera di rito e chiedo loro se abbiano idea, secondo la loro esperienza, di quanto possa durare la riunione. La risposta mi gela il sangue: pare non se la siano mai cavata in meno di tre ore. (!)
Rassegnatomi a partecipare solo a un terzo della riunione (di più non potevo rimanere), attendo l'inizio, che avviene con puntualità teutonica alle 18:30:00 ora di Berlino (GMT+1).
Già dalle prime battute capisco che, se nella forma le cose appaiono molto diverse, nella sostanza sono assai più simili.
Ci sono più di trenta punti all'ordine del giorno e dopo la lettura di ogni singolo punto c'è sempre il puntuale vecchiaccio rompiballe che interviene, lamentandosi di questo e di quello, arrivando a volte ad accusare gli amministratori addirittura di truffa, con conseguenti mormorii di disapprovazione del resto della sala.
Il resto dell'ora scorre così, tra un battibecco ed un rimbrotto in bavarese.
L'unico punto all'ordine del giorno su cui mi interessava votare contro era purtroppo uno degli ultimi, così lascio delega agli arzilli vecchietti e me ne torno a casa.
In conclusione cambia l'abito, ma il monaco resta lo stesso (e vista la città in cui vivo, mai parafrasi di proverbio fu più azzeccata).
La birra però era buona.